Seguire le proprie passioni e dar vita al proprio destino è un lungo cammino che, nel settore nella moda, è tartassato da ostacoli.
La mia ammirazione è per coloro che riescono ad affrontarli e ad emergere tra i tanti.
La Camera della Moda offre a giovani talenti e designer la possibilità di esibire le loro creazioni nell'ambito del progetto “Fashion Hub”, in occasione della Milano Fashion Week (vedi qui).
La mia partecipazione, come pubblico, al progetto è stata un'occasione per conoscere, anche di persona, stilisti che si affacciano nel mondo della moda facendosi conoscere tramite le loro creazioni. Nel mio piccolo, voglio farvi conoscere tramite un'intervista una dei stilisti che aderiscono al progetto, Marianna Cimini.
Sono rimasta affascinata dalla sua collezionedai tagli lineari e accattivanti, e dal suo stile personale che si riflesse in tutto ciò che crea. G.
Follow own passions and create own destiny is a long way that, in the fashion industry, i'is harass by obstacles.
My admiration is for those who are able to deal with them and stand out among the others.
The "Camera della Moda" offers to young talents and designers the opportunity to exhibit their creations within the project "Fashion Hub" on the occasion of the Milan Fashion Week (see here).
My participation, like public, to the project was an opportunity to meet, even in person, stylists that overlook in the fashion world and becoming known through their creations. In my small way, I want to introduce you, with an interview, one of the fashion designers participating in the project, Marianna Cimini.
I was fascinated by her collection, with linear and eye-catching cuts, and her personal style that is reflected in everything she creates.
G.
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1) Da dove nasce la tua passione per la moda e le creazioni? La moda per me è sempre stata una cosa molto naturale; dopo gli studi classici ho deciso di concretizzare questa mia passione, scegliendo un percorso di studi che mi permettesse di approfondire l'universo della moda. Molto importanti e formativi poi, sono stati gli anni in cui ho lavorato in azienda da MaxMara dove all'esperienza solo teorica dell'università, si è affiancato un percorso sul campo incredibilmente completo e molto stimolante. 2) Quando e come hai avviato la tua linea di abbigliamento? La mia linea di abbigliamento è in avvio! Tutto è iniziato quando partecipando ad un concorso indetto della CNMI mi è stata data la possibilità di esporre una mia collezione durante la MFW nell'ambito del progetto “Fashion Hub”. Nel giro di un paio di stagioni e dopo l’interesse ricevuto da parte di molti operatori del settore, l'idea di portare avanti un progetto personale si è sempre più concretizzato. 3) Come descriveresti il tuo stile in tre parole? Sportswear chic, dinamico e disinvolto ma garbato. 4) Qual è stata la tua creazione preferita, quello in cui hai messo più passione e divertimento insieme? I primi capi come il primo amore non si scordano mai! I capi a cui sono più affezionata sono due: l’abito presentato per questa P-E 2013 e un cappotto anzi il mio primo cappotto appunto, quello proposto con la collezione A-I 2014. Li ho realizzati tutta da sola, partendo dal disegno, ho sviluppato il cartamodello, la tela di prova, ho proseguito con lo sdifettamento, il piazzamento sul tessuto, l'imbastitura e infine le cuciture e finiture. Entrambi i capi rappresentano un po' la somma di quelle che sono le mie caratteristiche stilistiche ossia, la pulizia delle linee, i giochi cromatici e materici, la disinvoltura del movimento. 5) Qual è la maggior soddisfazione che hai avuto con tuo lavoro?
Fin ora belle soddisfazioni ne ho avute sia partecipando a concorsi sia in ambito lavorativo, ma spero che le più grandi soddisfazioni arriveranno con la vendita e distribuzione della prossima collezione, la prima con la quale ho deciso di affrontare lo step delle vendite. 6) Quali sono le collaborazioni o gli eventi a cui hai partecipato che ti hanno maggiormente segnata? Il lavoro nell'ambito di un'azienda consolidata come MaxMara è stato fondamentale per imparare tutte le dinamiche e processi che si interpongono tra il disegno di un capo e la sua realizzazione. La collaborazione poi con la Camera Nazionale della Moda Italiana è stata poi molto importante per la mia scelta di iniziare un percorso personale di collezione. 7) Come definisci la tua ultima collezione? A cosa si ispira? L'ultima collezione che ho presentato è stata a febbraio con l'A-I 2014. L'atmosfera è quella del secondo dopoguerra. La guerra è finita e come sempre ad ogni periodo buio segue quello della rinascita. La collezione sceglie solo simbolicamente gli anni quaranta per indicare il passaggio dall’uno all’altra senza seguirne dunque le linee, bensì per rappresentare l’essenza creativa del risveglio quando la capacità espressiva allarga lo sguardo oltre le regole. La collezione raccoglie tessuti maschili e femminili sconvolgendone, attraverso tagli e linee, la loro originaria natura. La femminilità è segnata dagli intarsi con cui i tessuti s’intrecciano, intarsi che con le loro fughe modellano le linee degli abiti e dei capispalla.
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