Credo che tutte voi ricordiate cosa disse Blair Waldorf in un episodio di Gossip Girl riguardo la moda. Per la nota protagonista infatti è un'arte, che deve essere intesa come una forma di espressionismo del proprio essere. Ma come viene interpretata nel nostro Paese? E come cambiano i canoni di eleganza nelle quattro capitali della moda? A conclusione delle sfilate pret a porter ho voluto fare una piccola riflessione su come viene valutata questa forma di arte che piace tanto a noi blogger e che fa impazzire le fashion addict di tutto il mondo.
New York: Largo spazio ai giovani e ai talenti emergenti come Alice+Olivia, Thakoon e Jason Wu senza però dimenticare grandi stilisti come Ralph Lauren, Calvin Klein e Marc Jacobs. La moda americana non lancia quasi mai tendenze o particolari must have ma incentra la sua attenzione su abiti da cocktail o da gran sera indossati dalla celebrità durante le premiere o a gala importanti come il Met Ball celebrato proprio a New York. La grande mela è spesso sinonimo di glamour e snobismo e per molti addetti ai lavori è solamente un assaggio degli show che si vedono a Milano e a Parigi.
HERVE LAGERMARCHESA
BURBERRY PRORSUM
PRADA
Parigi: Paris...mon amour! Chi può dire il contrario? Parigi è la capitale indiscussa del lusso, patria del haute couture, culla dei più importanti fashion designer del mondo come Chanel, Yves Saint Laurent e Christian Dior e emblema dell'eleganza assoluta. La Francia ogni stagione manda in scena veri e propri spettacoli dando alla moda la dovuta importanza senza considerarla frivola come troppe volte accade in Italia. 9 giorni, 95 fashion show allestiti negli splendidi e suggestivi giardini dei Tuileries, 30 i nomi dei più influenti couturier del mondo tra cui spiccano i nomi di tre italiani come: Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli per Valentino, Giambattista Valli e Riccardo Tisci per Givenchy.
La differenza principale tra la moda italiana e quella francese, è indubbiamente la raffinatezza senza eccessi che ritroviamo nelle collezioni degli stilisti parigini e l'incredibile voglia di stupire il parterre mandando in scena opere d'arte e defilè faraonici. Karl Lagerfeld per Chanel è la prova tangibile che ogni cosa irreale può diventare reale, Marc Jacobs per Louis Vuitton segue le orme del genio di origine tedesca creando location da sogno...tutte voi ricorderete l'enorme carillon per la S/S 2012 da dove scendevano modelle vestite da bambole di porcellana. Da non dimenticare sono anche le collezioni della bravissima Sarah Burton per Alexander McQueen, il minimalismo di Celinè, l'artigianalità di Hermes e il talentuoso Alber Elbaz per Lanvin. Potrei scrivere un lunghissimo elenco dei motivo per cui secondo me la settimana della moda di Parigi batte quella di Milano ma credo che basti solamente paragonare i due calendari ricchi di show, presentazioni e party per capire che la Francia è davvero imbattibile!ALEXANDER MCQUEENELIE SAAB