Magazine Basket

New York travolge Utah. Kevin Love nella storia

Creato il 08 marzo 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Anthony e Stoudemire trascinano i Knicks al 131-109 contro i Jazz. Il lungo di Minnesota arriva a 51 doppie-doppie consecutive battendo il record di Moses Malone. Portland sbanca Orlando, Memphis tiene a bada Oklahoma City

Vittorie importanti per i playoff per Portland a Orlando (senza Dwight Howard, sospeso) e Memphis contro Oklahoma City. Bene anche i Knicks, che rullano Utah grazie alla coppia Anthony-Stoudemire. Kevin Love batte il record di Moses Malone per doppie-doppie consecutive, ma Dallas passa in casa dei T’Wolves.

LaMarcus Aldridge, 25 anni, 22,3 punti di media nel 2010-11. Ap
LaMarcus Aldridge, 25 anni, 22,3 punti di media nel 2010-11

Orlando Magic-Portland Trail Blazers 85-89

Sospeso Dwight Howard, per aver raggiunto la quota di falli tecnici (16), i Magic hanno dovuto fare a meno della loro base per ogni gioco d’attacco e di difesa per affrontare i Blazers, nonché del centro più dominante della lega. Ne approfittano i Blazers, che conducono anche di 14 lunghezze nel terzo quarto grazie a un parziale di 14-3 chiuso da Wes Matthews (64-50 a 4’35 dall’ultima pausa), e sono bravi a gestire anche il finale, dopo il rientro dei Magic a suon di triple: 5 in 9′ a cavallo degli ultimi due quarti, 4 delle quali di Jason Richardson e quella del sorpasso di Ryan Anderson (77-76 a 8’08″ dalla fine). LaMarcus Aldridge risponde segnando 7 dei successivi 9 punti dei suoi, e la tripla di Matthews indirizza poi decisamente la partita tra le braccia dei Blazers (88-81 a 3’01 dalla fine).

Orlando: J. Richardson 22 (4/8 da due, 4/5 da tre, 2/2 tl), Turkoglu e Anderson 13. Rimbalzi: Clark 9. Assist: Nelson 4.
Portland: Aldridge 24 (9/17, 1/1, 3/7 tl), Miller 15, Matthews 13. Rimbalzi: Camby e Wallace 10. Assist: Miller 7.

Duello volante tra Tony Allen e Russell Westbrook. Ap
Duello volante tra Tony Allen e Russell Westbrook

Memphis Grizzlies-OK City Thunder 107-101

Duello tra due delle squadre più interessanti della lega, in termini di potenziale. I Memphis Grizzlies continuano a vincere, dimostrandosi all’altezza delle loro aspirazioni da playoff, e dopo aver pettinato Dallas praticamente allo scadere (e a casa sua), è il turno di Kevin Durant e dei Thunder, malgrado la produzione del trio Durant-Westbrook-Harden (anche 5 assist nella gara di quest’ultimo, e 7/11 uscendo dalla panchina). Va sempre ricordato che la squadra di coach Hollins manca del suo uomo franchigia, Rudy Gay (infortunato), ma giocando di squadra, coinvolgendo tutti (l’intero quintetto in doppia-cifra) e difendendo forte, i Grizzlies hanno costruito anche un vantaggio di 17 punti (73-56 a 5’03″ dall’ultima pausa, dopo i liberi di Sam Young). Tre triple di Durant danno la sveglia a Oklahoma City prima della fine del terzo quarto, poi ne arriva una quarta seguita da quella di Daequan Cook per il -2 a 7’52 dalla fine (87-85). Ma Memphis non si spaventa: Conley ruba palla e va a segnare il nuovo +6 (100-94) a 1’54″ dalla fine, poi replica con il tiro del 102-96 a 31″ dalla sirena. Dalla lunetta, Mayo e Randolph mettono i punti necessari per assicurare la vittoria.

Memphis: Allen 20 (6/10, 1/2, 5/7 tl), Conley 20 (9/15, 0/5, 2/2 tl), Gasol 18. Rimbalzi: Battier e Mayo 7. Assist: Conley 9.
Oklahoma City: Westbrook 27 (10/19, 1/2, 4/5 tl), Durant 23, Harden 16. Rimbalzi: Durant, Ibaka e Harden 6. Assist: Westbrook 7.

Carmelo Anthony e Amar'e Stoudemire. Reuters
Carmelo Anthony e Amar’e Stoudemire

New York Knicks-Utah Jazz 131-109

Prima volta sopra quota 30 punti per Carmelo Anthony con i New York Knicks, e arriva una facile vittoria per i padroni di casa, ancora non al completo (pesa soprattutto l’assenza di Chauncey Billups). I giocatori di D’Antoni non sembrano avere nessuna difficoltà: producono un primo quarto da 40 punti (a 24) e si godono la coppia ‘Melo-Stoudemire, che insieme tirano 24/31 dal campo. Un “40″ molto caro a Joe Frazier, ex campione del mondo dei pesi massimi, presente al Madison Square Garden per celebrare i 40 anni della sua vittoria su Muhammad Alì (proprio l’8 marzo del 1971). I Jazz? Sentite coach Corbin: “Se perdi, puoi farlo con dignità. Come individui, come gruppo e come franchigia, ho trovato imbarazzante il modo in cui abbiamo giocato stasera”. Esaustivo.

New York: Anthony 34 (8/11, 4/5, 6/6 tl), Stoudemire 31, Douglas 20. Rimbalzi: Jeffries 6. Assist: Douglas e She. Williams 6.
Utah: Jefferson 36 (17/26, 2/3 tl), Favors 16, Miles 12. Rimbalzi: Jefferson 12. Assist: Watson 8.

Kevin Love, oro al Mondiale con gli Usa nel 2010. Reuters
Kevin Love, oro al Mondiale con gli Usa nel 2010

MN Timberwolves-Dallas Mavericks 105-108

Battuto il record di Moses Malone per Kevin Love, con la 51ª doppia-doppia consecutiva in una singola stagione (il primato resisteva dal 1979), ma ancora una volta non arriva la vittoria per i suoi Minnesota Timberwolves, battuti in volata da Dallas. I Mavs sono stati sotto anche di 11 lunghezze nel secondo periodo (37-26, 2+1 di Anthony Tolliver a 8’22″ dall’intervallo), ma dopo essere rientrati in gara già prima della pausa lunga i texani fanno la differenza nel finale: dopo l’ultimo vantaggio dei padroni di casa (ad opera di Beasley dalla lunetta, 97-96 a 2’15 dalla fine), arriva un parziale di 7-0 confezionato dai liberi di Nowitzki e Kidd con in mezzo la tripla di Jason Terry (103-97 a 1’20″ dalla sirena). Ancora Nowitzki e Marion gestiscono l’ultimo minuto dalla lunetta, inutili le triple finali di Wesley Johnson e Wayne Ellington.

Minnesota: Love 23 (3/8, 4/6, 5/6 tl), Beasley 20, Ellington 12. Rimbalzi: Love 17. Assist: Love 5.
Dallas: Nowitzki 25 (6/10, 1/2, 10/10 tl), Kidd 13, Cardinal 12. Rimbalzi: Haywood e Marion 10. Assist: Kidd 9.

Charlotte Bobcats-Los Angeles Clippers 87-92

Sesta vittoria esterna della stagione, ma soprattutto terzo successo consecutivo per i Clippers, che devono ancora fare a meno del loro top scorer Eric Gordon (23.7 punti di media). I californiani devono ringraziare soprattutto le produzioni di Chris Kaman (doppia-doppia con 10 rimbalzi) ed Eric Bledsoe dalla panchina (5/8 dal campo, 4 rimbalzi e 4 assist per il rookie), così come importante è stato un altro “panchinaro” come Craig Smith, autore di 5 punti consecutivi per andare a +7 con 7’33 da giocare (79-72). I Bobcats hanno l’ultimissima speranza di tenere viva la partita a 11″ dalla fine, ma sul -5 (85-90) Augustin sbaglia la tripla e Mo Williams chiude i conti dalla lunetta.

Charlotte: Henderson 20 (10/18), Diaw 19, Livingston 17. Rimbalzi: Diaw 8. Assist: Diaw 8.
L.A. Clippers: Griffin 17 (5/11, 7/8 tl), Williams 17 (4/12, 1/3, 6/8 tl), Kaman 16. Rimbalzi: Griffin 15. Assist: Williams 7.

Rick Adelman, 64 anni, coach di Houston dal 2007. Reuters
Rick Adelman, 64 anni, coach di Houston dal 2007

Sacramento Kings-Houston Rockets 101-123

Vittoria importante per coach Rick Adelman, che raggiunge le 935 in carriera e pareggia Dick Motta al 10° posto nella classifica di tutti i tempi. Lo fa a Sacramento, franchigia che lui ha portato a un passo dalla finale Nba nel 2002 (chiudendo con un record complessivo di 395-222 con i Kings). Ai Kings (sempre senza Evans) non basta la doppia-doppia di DeMarcus Cousins: Houston vola via dopo l’intervallo con un terzo quarto da 10 punti (su 30) da parte di Kevin Martin, e chiuso sul +21 (95-74) grazie alle triple consecutive di Budinger e Lowry. La partita finisce qui, i Rockets toccano anche il +30 (110-80 firmato Dragic a 7’50″ dalla fine), prima di rilassarsi.

Sacramento: Cousins 20 (10/20), Thornton 16, Udrih 15. Rimbalzi: Dalembert 12. Assist: Udrih e Thornton 4.
Houston: Budinger 20 (2/4, 4/6, 4/4 tl), Lowry e Lee 19. Rimbalzi: Lowry 7. Assist: Lowry 8.

tratto da gazzetta.it



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :