Battuto col minimo indispensabile anche il Messico, 2 a 0, il Brasile si riprende la scena ed è, con l’Italia, a punteggio pieno nel girone. A
Neymar in azione.
Foto Ronnie Macdonald, licenza CC BY
questo punto, la sua prosecuzione nel torneo è più che mai sicura mentre il Messico assieme al Giappone saluterà la competizione sabato, dopo l’ultima partita proprio contro i Samurai.
Gli undici che si sono dati battaglia per 90′ non cambiano e sono gli stessi scesi in campo sin dall’inizio nel primo incontro.
Brasile 2 – 0 Messico (9′ Neymar, 90′ Jô)
La nazionale verdeoro parte subito forte, com’è successo in occasione del match inaugurale. Molto probabilmente, il loro obiettivo è mettere l’incontro nel verso giusto il prima possibile per poi chiudere i conti ed evitare di complicarsi la vita. Il primo lampo è del solito Neymar, al 2′, ed è il preludio al vantaggio che arriva qualche minuto più tardi e che certifica il dominio iniziale della Seleção: sulla destra, Dani Alves sguscia tra gli avversari e crossa in mezzo dove Moreno allontana di testa, servendo involontariamente la nuova punta blaugrana che non ci pensa due volte e scarica di sinistro al volo un tiro imparabile. La supremazia brasiliana continua e l’unico squillo avversario arriva grazie ad un regalo di Marcelo che El Chicharito Hernández non sfrutta pienamente. Col passare dei minuti, la partita si spegne: il Messico guadagna metri ma non riesce a rendersi pericoloso mentre gli uomini di Scolari, avanti di un gol, abbassano i ritmi di gioco, limitandosi a non prenderne.
La storia della ripresa è la stessa del primo tempo: il Brasile, almeno all’inizio, torna ad attaccare proprio come nei primi minuti della sfida, trovando il gol, poi annullato per fuorigioco, con Thiago Silva e sfiorandolo con Hulk; il Messico, dopo aver lasciato sfuriare i sudamericani e aver retto bene, riconquista campo e prova a imporsi ma non riesce mai a trovare il colpo decisivo, né con l’attaccante del Manchester United né con Dos Santos. La gara sembra così dover concludersi sull’1 a 0 ma, in pieno recupero, Neymar decide di tornare in scena e dare spettacolo, tirando fuori dal cilindro, un’altra magia, un’altra perla: dalla sinistra, il fuoriclasse entra in area, saltando con un gran numero due avversari, e mette il pallone sul secondo palo dove Jô insacca di piattone a porta vuota. I meriti per il raddoppio vanno all’autore del vantaggio, vero trascinatore della squadra di Scolari, un giocatore dalla tecnica superba, dai piedi molto rapidi, capace di fare il bello e il cattivo tempo e, soprattutto, capace di fare la differenza quando vuole.
Se ieri sera gli amanti del grande calcio avessero desiderato divertirsi, avrebbero dovuto fare un piccolo sforzo e aspettare la mezzanotte ora italiana per vedere la palpitante gara della nazionale italiana impegnata col Giappone. Infatti, gli altri due team, scesi in campo qualche ora prima, non hanno offerto lo spettacolo, l’adrenalina e i colpi di scena che, invece, ha proposto il secondo l’incontro. Tuttavia, la talentuosa punta del Barça ci ha messo del suo per far divertire il pubblico.
Brasile a punteggio pieno ma poco convincente e Neymar-dipendente. Questa cosa, lungo andare, può rivelarsi un serio problema, dal momento che l’unico a propiziare i gol è proprio lui. Sabato la nazionale verdeoro sfiderà l’Italia in un incontro valido per il primo posto nel girone e, contemporaneamente, le altre due squadre, ancora a secco di punti, si affronteranno per centrare la prima e unica vittoria.
Migliore in campo è, naturalmente, il numero 10 di Scolari; tra le fila del Messico, infine, si distingue Dos Santos, il più attivo.
Articolo di Alessandro Liturri