Franco Bordo riporta Sinistra Ecologia e Libertà al centro dell’azione politica del Comune di Crema, dopo tanti problemi in una maggioranza nuova per stile e conduzione. Lo stesso sindaco, Stefania Bonaldi, appoggia pienamente la richiesta di Sel: ridare l’acqua ai malati! Sembra un’ovvietà, eppure l’incredibile decisione è stata presa dalla direzione dell’ospedale Maggiore di Crema, che oltretutto è anche un’azienda sanitaria molto apprezzata dai cremaschi e da tutto il territorio. Una svista? Una scelta un po’ affrettata? Di sicuro quell’acqua negata solo per l’impopolare spending review, che nel mondo inglese è una seria programmazione triennale delle spese, mentre in Italia diventa una serie di tagli spesso ai danni di chi non se li può permettere. E il sindaco Bonaldi, nella lettera, usa termini che non lasciano equivoci. Riuscirà Bonaldi a piegare il direttore generale Luigi Ablondi? Una lotta fra duri. Un duello che vede però Stefania Bonaldi avvantaggiata. Dare l’acqua agli assetati, tanto più se malati, è persino un’opera di misericordia, secondo la Chiesa cattolica. E Ablondi non è stato nominato da Formigoni?
Inseguito alla delibera Ablondi i ricoverati devono comprarsi l’acqua al distributore: l’ospedale non la offre più gratuitamente.
Al Direttore Generale dell’A.O. di Crema
Dott. Luigi Ablondi
OGGETTO: acqua ai degenti dell’Ospedale Maggiore di Crema
Avendo appreso dai media della misura di Spending Review adottata dall’A.O. di Crema e consistente nel taglio della fornitura di acqua ai degenti dell’Ospedale Maggiore, sono a chiederLe un radicale ripensamento in merito, anche sollecitata da alcune forze consiliari con le quali sono in piena sintonia sul punto.Di dubbia efficacia sul piano della razionalizzazione delle risorse, detta misura risulta invece stridente rispetto all’idea di un Ospedale che si prende in carico la persona malata nella sua globalità e in tutte le sue necessità, delle quali primaria è proprio quella dell’acqua.Apprezzando pertanto tutte le iniziative di rigore che Lei ha avviato anche precedentemente all’introduzione della Spending Review, la esorto a continuare in questa direzione, ma senza giungere ad esasperazioni come quella in oggetto, che anche sul piano dei simboli, dei quali continuiamo ad avere strenuamente bisogno, rischia di offrire un’immagine distaccata e disumanizzante di un luogo che per eccellenza deve, invece, essere vissuto come luogo di accoglienza e di attenzione.
In attesa di un concreto riscontro, sono a porgerle distinti saluti
Stefania Bonaldi – Sindaco di Crema
0.000000 0.000000