No, Luigi Preiti, l’uomo che ha aperto il fuoco davanti alla sede del presidente del consiglio, è forse il primo che senza lavoro, senza speranza, separato e dunque vittima di una legislazione incoerente e pretesca, non ha pensato di togliersi la vita, ma di suicidarsi per così dire in maniera clamorosa, passando all’offesa. E se questo gesto può essere considerato pazzesco, non lo è più della risposta al dramma del Paese a cui siamo stati costretti ad assistere.
La frattura tra politica e cittadini è ormai così ampio e sempre più insanabile, che mentre i signori del palazzo rispolverano i vecchi ciclostili per dire le solite vuotaggini d’occasione che vanno dalla “strategia della tensione” di Grasso” alle decine di “ferma condanna del folle gesto” alla immancabile “violenza che non risolve i problemi” della Boldra intenta alla censura del web, facendo la figura dei cioccolatai intellettuali, i carabinieri presenti alla sparatoria sembrano i veri politici. ”E’ il gesto di un disperato. I politici non lo sanno che vuol dire prendere 800 euro al mese, entrare in un negozio e non poter comprare nulla a tuo figlio… Ecco cosa succede se non lo sanno” dice uno di loro. E un altro di fianco sussurra: “E’ una guerra tra poveri…”. Loro lo sanno, avvertono le scosse del vulcano, ma i signori rinchiusi al Quirinale per la cerimonia sembrano invece soddisfatti della loro abilità, contenti per aver trovato la quadra della loro stessa sopravvivenza. Nemmeno si rendono conto della realtà circostante e pensano di infinocchiare qualcuno inserendo ministri che tanto non conteranno nulla come la cittadina italiana Cécile Kyenge che è di pelle nera o la biondissima valkiria Josefa Idem, idolo dello sport, che tra l’altro in Germania viene considerata un ministro tedesco, cosa in parte vera, visto che ha la doppia cittadinanza.
Insomma quello che è accaduto dovrebbe davvero indurre a un minimo di responsabilità anche nel governicchio di re Giorgio; invece Alfano ci fa già sapere che tutto è sotto controllo che insomma “niente fu”… Che sarebbe consolante se a dirlo fosse qualcuno e non il niente stesso.