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Niente scusa a Button

Da Carlo69 @F1Raceit

Woking, 29 Aprile 2013 – La battaglia del deserto tra Sergio Perez e Jenson Button certamente passera’ alla storia. E’ stato uno dei momenti piu’ avvicenti di un Gran Premio del Bahrain, altrimenti dominato da Vettel con la Red Bull.

Ma gli echi della battaglia ancora non si sono spenti. Sergio Perez e’ tornato sull’argomento per chiarire un aspetto non da poco della vicenda. Le scuse di cui lui parlava erano rivolte al team e non certo a Jenson Button.

Subito dopo la gara era evidente che Jenson Button fosse piuttosto arrabbiato per come erano andate le cose, per un duello a ruotate con il compagno di squadra, con relativa tamponata da dietro, insomma un comportamento che non riteneva necessario ma che soprattutto rompeva una sorta di “golden rule” in Formula 1 e cioe’ che, a meno che non corri con la Red Bull, non si fa a ruotate con il tuo compagno di squadra.

Alla fine della gara la consueta chiacchierata a tre con Perez, Whitmarsh e Button che ha riportato un po’ di sereno in casa McLaren anche se non ha dato vita ad ulteriori incomprensioni.

Sergio Perez ha oggi infatti dichiarato che le scuse che lui ha menzionato nelle diverse interviste post Bahrain erano scuse che, sia lui che Button, hanno fatto al team per un comportamento quantomeno pericolo da entrambe le parti, ma che in quelle scuse non rientrava Jenson Button.

“Abbiamo fatto una bella chiacchierata dopo la gara che e’ stata molto positiva per me, Jenson e tutto il team. Ho anche letto in diverse fonti di informazione che io avrei chiesto scusa a Button. Questo non e’ vero. Non gli ho chiesto scusa perche’ ho sempre pensato che non fosse necessario. Dovevamo delle scuse al team per il comportamento in pista che entrambi abbiamo definito come pericoloso e troppo aggressivo. Ma e’ tutto li. Comunque la mia relazione con Jenson e’ buona“, ha dichiarato il pilota messicano.

Aspettiamo adesso con fiducia che Perez faccia come Vettel. E cioe’ che alla prossima conferenza stampa confermi che rifarebbe tutto quanto quello che ha fatto in Bahrain.

 


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