La puntata di Niente di personale, il programma condotto da Antonello Piroso inizia riproponendo un momento passato agli annali della televisione italiana: Roberto Benigni che irrompe nella trasmissione Fantastico con il suo modo di fare irriverente e allo stesso tempo esilarante. La conduttrice dell’edizione di allora (1991) Raffaella Carrà è subito messa in imbarazzo dal comico che addirittura la fa inciampare, approfittandosi della situazione di “svantaggio” per palparla senza pietà. Benigni passa all’argomento tanto amato da chi segue gli ultimi avvenimenti del nostro governo: la bellezza femminile e la conseguente attrazione sessuale da parte dell’uomo. Inizia ad elencare i nomi con cui viene indicato l’organo genitale della donna: passerotta, mona, picchia, crepaccia, pucchiacca, topa, sorca, patonza, bernarda, gnacchera, l’anonima sequestri, ecc.
Questo inizio se pur scoppiettante non è a caso, lo scopo è portare a riflettere che ci troviamo alla vigilia dell’ora X. In effetti l’Italia attende l’esito di un processo che ruota attorno a quel che ha detto Benigni, il processo “Ruby”, che vede coinvolto come imputato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed è proprio questa “patata bollente” che convoglia tutti i media sull’argomento e anche NdP cambia il format abituale per fare un talk show sul soggetto, dalla videosigla di Malgioglio “Caro Berlusconi” che nel testo contempla le seguenti parole cantate: “Lei potente, io niente, eroe di mamma mia solamente”… a seguire il confronto con Massimo Boldi che vede nella figura del Premier il suo benefattore, per passare alla musica di Mariano Apicella che afferma “non mi interessa la politica”! e infine l’incontro-scontro verbale con gli ospiti che si confrontano proprio sul tema di attualità.


Il 6 aprile 2011, non è un giorno qualunque, è il giorno del giudizio, l’uomo più imputato della storia va incontro ai giudici.
L’ossessione della sinistra e la persecuzione al Premier stanno per vedere la parola fine. Accusato di concussione e prostituzione minorile. Il giudice per le indagini preliminari ha quindi riscontrato la fondatezza delle accuse rivolte al presidente del Consiglio. Un processo per valutare se questa accusa, al momento fondata, possa trasformarsi in un verdetto di colpevolezza per Berlusconi, ci sarà.





