
Con un decreto, avente valore di legge ,il Governo del Niger ha deciso finalmente l'ampliamento della riserva naturale di Termit-Tin Toumma nell'area centro-orientale del Paese.
Con una superficie di 97 mila chilometri quadrati essa sarà la più grande riserva del Continente africano.
Tra gli sponsor dell'attuazione del progetto c'è, ovviamente, quell'organismo molto attivo, che si batte da sempre per la salvaguardia dell'ambiente in loco, la cui denominazione è "Fondo per la conservazione del Sahara".
Infatti nella riserva, visitandola, si possono incontrare animali rari e alcune specie addirittura in via di estinzione.
C'è, per esempio, l'antilope Addax, che ha qui trovato rifugio ma non supera di numero i duecento esemplari in tutto.
Ci sono poi la gazzella di Cuvier, la gazzella Mena, il gattopardo del Sahara, la tartaruga della savana, la capra berbera, il gatto selvaggio africano e il fennec.
Insomma,se un bambino ma forse anche un adulto, abitanti delle nostre latitudini -nord, la visitassero, sicuramente per loro sarebbe quasi come entrare da protagonisti in uno di quegli splendidi documentari del National Geographic Magazine o della BBC .
La nuova riserva occuperà in tutto il 14% del vasto territorio del Paese, invece dell'attuale 6,6%.
Molto favorevoli all'attuazione di questo ampliamento, avviato gradualmente già a partire dal 2004, in quanto sicuramente esso incrementerà un certo tipo di turismo e porterà denaro sonante nelle casse dello Stato, si sono detti anche gli esperti del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP).
Si tratta, infatti, di un grosso passo in avanti per la salvaguardia di specie emblematiche del Sahara, molto minacciate dagli effetti congiunti della siccità, dei cambiamenti climatici e naturalmente dalle attività umane.
Lo stesso portavoce del Consiglio dei ministri del Niger, nella circostanza di presentazione ufficiale, ha detto che effettivamente negli ultimi anni la fauna selvaggia del Paese stava diminuendo in modo significativo.
L'ampliamento della riserva di Termit-Tin Toumma potrà essere così soluzione al problema o quanto meno costituire un rallentamento nella scomparsa appunto di alcune specie, quelle particolarmente rare, che sono comunque patrimonio dell'umanità non certo meno di monumenti e siti archeologici.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana )
Nella foto in basso la riserva di Termit-Tin Toumma catturata dall'occhio della cinepresa






