La Snepco, società petrolifera della multinazionale anglo-olandese Royal Dutch Shell ( cioè la Shell -Nigeria) pagherà , a breve,cinque miliardi di dollari, per inquinamento ambientale e conseguenti danni a persone e a cose nella zona del Delta del Niger.
La notizia è trapelata dai “media” nigeriani dopo un’audizione alla Camera dei deputati del Paese da parte del direttore generale dell’ agenzia pubblica incaricata dei controlli relativi alle infrazioni delle compagnie petrolifere, che godono da molto tempo nella Nigeria meridionale di concessioni più che vantaggiose per l’ estrazione di petrolio e di gas naturale.
I fatti contestati, nello specifico, risalgono al dicembre 2011 e riguardano l’impianto offshore di Bonga.
Al’epoca ovviamente la notizia fece molto scalpore così come le immagini del disastro fecero il giro del mondo sulle tivù.
Si trattava di ben 40 mila barili di greggio fuoriusciti.
Naturalmente Shell-Nigeria respinge le accuse e ritiene la multa non giustificata.
Ma pagherà comunque.
L’impianto di Bonga, per chi non lo sapesse, è uno dei più importanti con una produzione di 200 mila barili di petrolio giornalieri.
Un gigante, insomma, dell’intera produzione nigeriana.
Ci si augura che la condanna al pagamento della multa faccia riflettere le altre compagnie presenti sul territorio. Compresa la nostra Eni.
Eni che, anch’essa, non ha certo le mani troppo pulite e, sempre, per analoghe motivazioni.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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