Me ne sto nel buio più totale nella mia stanza al Nightfall Motel. Il mio corpo è steso sul letto. Non ho bisogno di dormire, per far passare il giorno faccio vagare la mia mente nel mondo dei sogni.
Entro senza intervenire nei sogni del primo mattino di alcuni clienti. Non si accorgono di nulla. Assumo le sembianze di qualche parente. Controllo la coppia nella stanza dove sono entrato la notte scorsa. Dormono ancora. Lei ha i sogni agitati, le ho succhiato un bel pò di energia. Avevo molta fame questa notte. In questo momento su di loro non ho nessun potere, nè fisico né psichico. Durante il giorno posso stare solo nel mondo onirico senza poter intervenire. Vorrei tanto poter entrare in contatto psichico con la bionda che è entrata questa notte, ma non posso. È sveglia.
Avevo già visto la bionda più di un mese fa, me lo ricordo benissimo, perché le ho succhiato l’energia. Quella sera Freddy Ciccione si era trattenuto con me nella cabina della portineria oltre il suo turno. La bionda è arrivata in auto con un tipo e Freddy ha cominciato ad agitarsi. Quando gli prendo i documenti Freddy interviene a sorpresa, sorride, stacca una chiave e la porge al tipo. Gli da la numero nove, quella con il buco sopra il quadro da cui si può spiare il letto.
Fulmino Freddy con lo sguardo, faccio finta di essere contrariato. Povero mortale. Potrei fargli visita questa notte stessa e prosciugargli tutta l’energia, ma mi fa troppo schifo. Freddy Ciccione pensa di essere il capo qui dentro ma invece è il mio servitore. È funzionale alla mia permanenza qui. Si occupa di tutte le incombenze burocratiche e mi permette di avere qui, al Nightfall Motel, sia un posto sicuro dove stare, sia il mio territorio di caccia.
Il Ciccione mi guarda, mi strizza l’occhio, ‘hai visto che bionda eh, vecchio Morgan?’, scuoto una mano come per dire che non ho più l’età per queste cose. Lui ride, il servo.
Ricordo che quella notte ho sentito un brivido di paura attraversare la schiena di Freddy Ciccione. Era mezzanotte passata da un pezzo. Presi subito il possesso mentale degli occhi del Ciccione per capire cosa succedesse. Se ne stava nella sua stanza, la numero 1, a spiare dal buco nel muro la bionda e il suo uomo sul letto della numero 9. Il Ciccione si è preoccupato quando ha visto la porta della stanza della coppia aprirsi e un altro uomo scivolare dentro. La coppia aveva steso sul letto un lenzuolo nero in cui era stata disegnata una stella satanica e alcuni simboli. Con gli occhi di Freddy vidi i due uomini toccare la bionda e poi farci sesso sopra il pentacolo. Dopo essere venuti tutti e due addosso alla bionda, uno dei due uomini prese un coltello e ferì la bionda alla mano, versandone il sangue sopra lo sperma.
Appena sentì l’odore del sangue mi salì da dentro la voglia ancestrale. Sono un vampiro e non è facile dominare gli istinti della mia razza. Presi il controllo delle loro menti. Feci stendere i due ragazzi per terra. Improvvisamente esausti, in estasi. Presi anche la mente della bionda per indurla al sonno. Leccai il sangue che ancora bagnava la ferita. Sentì un piacere sottile, psichico, ma anche fisico, sentivo la vita che mi fluiva dentro.
Quando esco so che tutti dormiranno fino a tarda mattina. Freddy Ciccione se ne stava ancora in piedi nella sua stanza, davanti al buco, era vuoto, freddo e pallido come un manichino imbalsamato. La sua mente di servo non registra i ricordi quando è in mio totale potere. Ancora oggi Freddy Ciccione non ricorda nulla di quella notte. Non saprebbe riconoscere la bionda neanche se stasera se la ritrovasse in camera. Ma la bionda ricorda qualcosa, invece. Gli ho letto dentro una vibrazione quando è arrivata in auto e si è girata verso di me. Non mi ha riconosciuto, non sa chi sono, non può ricordare questo, lo so per certo. Ma il suo sesto senso ha avvertito qualcosa, anche se non sa cosa, e io non posso rischiare nulla.
Per questo stanotte, dopo che sarà passata questa interminabile giornata di luce, tornerò a farle visita.
Continua Venerdì 2 Novembre con 6/12 Tropico del Cancro