Quando si parla di Nba, si parla ovviamente anche di grandi case di abbigliamento sportivo. Di consguenza i giocatori diventano testimonial e firmano contratti milionari con i brand più famosi al mondo. Terminata la stagione, il sito Hoops Hype ha rilasciato una classifica (aggiornata all’1 agosto), con le scarpe più utilizzate dai giocatori. Qualcosa è cambiato rispetto ad un anno fa, quando su Basketcaffe.com avete potuto analizzare la classifica rilasciata nel post Mondiale e nel pre regular season Nba. Il marchio di scarpe più diffuso è certamente Nike, che resta saldamente al comando con 169 atleti, 25 dei quali All Star; ma rispetto all’anno scorso, la casa col baffo con sede a Beaverton (Oregon) e fondata da Phil Knight, ha perso 23 giocatori, che si sono divisi tra le marche concorrenti. Certo è che Nike può contare su testimonial senza paragoni come Kobe Bryant, LeBron James, Kevin Durant, Amare Stoudemire, Rajon Rondo, il fresco campione Dirk Nowitzki e gli azzurri Bargnani e Belinelli, protagonisti anche di uno spot qualche anno fa. E inoltre i tre modelli in assoluto più “indossati” sono Nike: Zoom Hyperfuse, Hyperdunk 2010 e Air Max Fly By.
Seconda forza, ma sempre molto staccata, è Adidas. La casa di origine tedesca ha perso qualche atleta ma può sempre vantare 57 “indossatori”. Il vantaggio di Adidas è che main sponsor di Nba e quindi produce le canotte originali e tutto il resto del merchandising ufficiale. Inoltre i testimonial non sono così peggio rispetto a quelli griffati Nike. Su tutti l’Mvp dell’ultima stagione Derrick Rose, Dwight Howard e Josh Smith, senza scomodare gli storici Tracy McGrady, Chauncey Billups e Tim Duncan. Superman e D-Rose hanno modelli personalizzati; la scarpa AdiPure, indossata tra gli altri da Nicolas Batum e Serge Ibaka, è il quarto modello più usato in Nba. In terza posizione resiste, con 19 atleti (+2), il brand Jordan, ramo della famiglia Nike completamente di dominio di sua maestà MJ. Ogni anni esce un modello inedito ma sono sempre di più i giocatori che indossano delle “Jordan Retro“, scarpe che l’ex 23 dei Bulls ha utilizzato nelle varie stagioni della sua carriera. Ray Allen, Carmelo Anthony, Chris Paul e Dwyane Wade sono i testimonial di punta.
In quarta posizione c’è la prima casa cinese, la Peak, che vanta 14 atleti, 6 in più di un anno fa. Jason Kidd, fresco di titolo Nba, è il personaggio di maggior spicco, ed è stato uno dei primi con Jason Richardson e Shane Battier. Ma la Peak ha puntato anche su giovani interessanti come Kevin Love, JaVale McGee, Dorell Wright e Gordon Hayward per espandersi maggiormente dietro i due brand più importanti, Nike e Adidas. Il grande lavoro della casa cinese spicca per aver fatto modelli diversi per quasi tutti i suoi atleti. La crescita di Peak è coincisa con lo stallo di Converse (11 atleti) e il crollo di Reebok (8 atleti, -4), due marchi storici. In particolare Reebok, che può vantare testimonial come Jason Terry, John Wall e il nostro Danilo Gallinari, e una tecnologia nuova come la ZgTech, ha perso appeal, dopo un grande boom a cavallo del 2000, in corrispondenza del maggior momento di Allen Iverson, l’uomo simbolo del brand.
Staccate le altre cinesi Li Ning (4), con Baron Davis e Evan Turner, e Anta (3), con Kevin Garnett; New Balance, And1 e Under Armour hanno due testimonial ma quest’ultima, che ha Brandon Jennings, dovrebbe aggiungere i rookies Derrick Williams e Kemba Walker. Ball’n, ATR, Le Coq Sportif e Luyou hanno un solo testimonial. Luyou, altro nuovo marchio cinese, ha investito su Steve Nash, che dopo tanti anni ha lasciato Nike.