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Nino Frassica

Creato il 01 febbraio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il prossimo 24 febbraio arriverà nelle sale cinematografiche di tutta Italia il film ”La scomparsa di Patò”, tratto dall’omonimo libro di Andrea Camilleri. Il film, un poliziesco dove non mancano i toni colorati della commedia, è stato girato a Naro ed in provincia di Agrigento. Può darci qualche anticipazione sul film? Ha qualche aneddoto legato alle scene girate nella sua terra d’origine?
La mano di Camilleri si sente durante tutto il film: sia quando descrive – come solo lui sa fare- i luoghi, i sapori e i colori del Sud, sia quando racconta i gesti, i pensieri e i comportamenti delle persone.
Maurizio Casagrande e io interpretiamo le Forze dell’Ordine ma, prima di rappresentare la legge, noi siamo uomini…e questo è assolutamente un film sull’umanità, sulla quotidianità e sul privato.
Per me questo film ha rappresentato anche la grande occasione di lavorare nella mia terra, recitando finalmente nella mia lingua d’origine. Molte batture del film sono in dialetto siciliano e questo mi ha dato l’occasione di essere, se possibile, ancora più naturale sulla scena, visto che nella vita di tutti i giorni quando penso, penso sempre e solo in siciliano. Poi, sono costretto a tradurre il mio pensiero con parole italiane, solo per farmi capire dagli altri.
Vi anticipo comunque che in questo film, in un paio di occasioni, avrete difficoltà a comprendermi… capirete solo il senso generale di quello che dico, non certo ogni parola!

In cosa consiste la comicità secondo Nino Frassica? Ritiene che la comicità sia in qualche modo svilita dal cinema e dalla televisione di oggi?
Credo che la comicità abbia una base universale e che poi esistano diversi linguaggi da adattare al mezzo utilizzato.
Se scrivi, per esprimere la tua comicità dovrai utilizzare un certo codice; se lavori in teatro, o in un varietà, dovrai utilizzarne un altro e così via…
L’abilità dell’attore- che è un fatto di mestiere, di talento e di studio- sta nel declinare la comicità al mezzo impiegato.

Il suo debutto in tv risale al 1985 con il mitico varietà di Renzo Arbore Quelli della notte.
A quale show le piacerebbe partecipare oggi
?
Tra qualche mese parteciperò alla nuova trasmissione di Sabina Guzzanti che torna su La 7 con un programma davvero libero, in cui tutti noi attori avremo carta bianca per quanto concerne l’espressione artistica.
Sabina ha scelto di circondarsi di persone dalle quali desidera trarre la vera essenza artistica, quindi ha scelto me perchè io possa comunicare la mia comicità vera, senza condizionamenti e senza invadenze. Questo è davvero il massimo per un attore perchè – siamo sinceri- uno non può stravolgere la propria essenza comica a seconda del contesto in cui si trova.

Passiamo ora alla fortunata esperienza radiofonica di Meno male che c’è Radio2. Lei e Simone Cristicchi avete ricreato un salotto di amici per chiacchiere, buona musica dal vivo, scherzi e giochi.
Rispetto agli atri mezzi di comunicazione, in radio un artista si sente più libero di esprimersi?
In una trasmissione radio come la nostra, in cui esiste armonia e sintonia non solo fra noi due conduttori ma anche tra il regista Trionfera, il Direttore Mucciante e tutto il team, persiste un’aria di famiglia che ci fa star bene.
Ritorno alla radio dopo averne sentito a lungo la mancanza, visto che per alcuni anni ho fatto solo alcuni interventi sporadici.
In radio mi sento a casa… un po’ perchè da qui ho iniziato…e un po’ perchè questo contesto in particolare mi fa sentire a mio agio: il programma è fatto di musica, parole e amici….cosa posso desiderare di più? Penso proprio che, stando così le cose, farò radio per tutta la vita!

Ha avuto modo di conoscere da vicino il cinema americano (recitando in film come The tourist, Somewhere, The Bop Decameron), cosa ama e cosa disapprova del mondo hollywoodiano?
E’ evidente che queste produzioni sono molto ricche per cui ci si può permettere il lusso di non correre troppo sul set e di curare al massimo la scena.
Devo dire però che più conosco il cinema americano e più rimango affascinato da quello italiano.
Paragonando i due mondi, infatti, capisco quanto siamo forti noi italiani quando, nonostante i mezzi scarsi, riusciamo a fare dei lavori splendidi, quanto e più del cinema americano.

Ripercorrendo la sua carriera, si scorgono nomi di registi molto famosi (S. Coppola, Tornatore, Allen…); di quale regista conserva un particolare ricordo e perchè?
Per me il vero salto è stato certamente con Tornatore. Quando mi ha chiamato per una sua produzione, è stato come sognare…amando da sempre il suo cinema, ero pieno di gioia pensando di lavorare con un regista così.
Le mie esperienze “americane” invece le considero solo una piacevole vacanza…come andare al luna park o al circo…diventavo attore solo nel momento in cui dovevo recitare, per il resto mi sentivo solo uno spettatore di un mondo sconosciuto…

Quale ritiene la migliore performance attoriale di tutti i tempi di Nino Frassica?
Non ho dubbi: “Indietro tutta!”, quando in un’ora e senza nessun copione in mano, io e Arbore portavamo a casa uno spettacolo che fa parte della storia della televisione italiana. Per me quello spettacolo rappresenta una vera medaglia, tutte le altre cose che ho fatto sono solo medagliette.

Ci sveli i suoi prossimi impegni lavorativi.
Finalmente farò un film con Renato Pozzetto, un mio mito assoluto.
Io lo studio da anni, conosco i suoi film a memoria e il fatto che staremo accanto sul set non mi sembra vero. Questo è un regalo bellissimo che mi offre il 2012.

Ha sempre dimostrato una certa sensibilità per i temi della solidarietà.
E’ stato testimonial della FRATRES per una campagna nazionale per la donazione del sangue. Ha prestato il suo volto per lo spot di Maurizio Rigatti “Mai più solo” (per l’Associazione Sclerosi Tuberosa), patrocinato dalla Fondazione Pubblicità Progresso e trasmesso dalle reti RAI.
Cosa significa per un personaggio pubblico sposare cause come queste?
Mi sento in debito con la vita perchè ho avuto davvero tanto.
Essendo fortunato per ciò che ho ricevuto, appena si presenta un’occasione qualsiasi di beneficenza, io accetto subito…anzi corro, perchè in questo modo nobilito anche il mio mestiere, che spesso è fatto di cose leggerissime.
Se chiedono a me- che costa così poco- di dare un contributo per una buona causa, mi presto sempre volentieri, ringraziando con il cuore chi mi regala questa bellissima opportunità
.

Per finire, riveli un nuovo progetto (professionale o personale) che per mancanza di tempo o di audacia non è ancora riuscito a intraprendere.
Esiste un desiderio che vorrei realizzare… parlo di una sit-com che, anche per ragioni di tempo, non sono riuscito ancora a mettere in atto.
Può sembrare un desiderio di facile realizzazione ma non è così perchè non trovo persone che abbiano il coraggio di produrla e realizzarla. Si tratta infatti di un qualcosa di inedito… non appartiene nè al genere di “Casa Vianello” nè a quello di “Camera Cafè”…questa diversità non la rende al momento attuabile…ma io non desisto.

Si ringrazia la Lab Artist Management per la cortese collaborazione

di Angela Laurino

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