Il giudizio di Marco GoiSummary:
Torniamo a parlare di Nip/Tuck, serie che ormai possiamo considerare storica andata in onda negli USA tra il 2003 e il 2010. Prima di Glee e American Horror Story, Ryan Murphy con questa sua creatura telefilmica contribuiva a spostare i confini di quanto può essere rappresentato sul piccolo schermo. La serie incentrata sui due chirurghi plastici Sean McNamara (Dylan Walsh) e Christian Troy (Julian McMahon) è stata infatti una delle serie più esplicite da un punto di vista di sesso, violenza e stramberie assortite mai passate in tv. Tra i motivi per cui vi consigliavamo di recuperare questa strabiliante e sorprendente serie c’era però anche la sua colonna sonora di cui ora, come promesso, torniamo a occuparci con un articolo apposito nel nostro spazio Serial Music.
Nel corso delle sue sette stagioni, Nip/Tuck ci ha regalato parecchi notevolissimi spunti musicali, grazie alle molte canzoni suonate durante gli interventi chiururgici o come accompagnamento alle varie scene. Tra i piatti forti della sua soundtrack c’è stato in particolare un occhio rivolto alla riscoperta della musica pop anni Ottanta, molto amata soprattutto da quel su perficialone del Dr. Troy, così come pure per l’elettronica “fighetta” del nuovo millennio, senza dimenticare una rispolverata ad alcuni vecchi classici.
Partiamo proprio da questi ultimi. Ryan Murphy ancor prima di Glee dimostrava subito un notevole amore per il classic rock, tirando fuori tra le altre “Paint It Black”, “You Can’t Always Get What You Want” e “Wild Horses” degli usatissimi Rolling Stones, “Rocket Man” di Elton John, “Wild World” di Cat Stevens, “You’re So Vain” di Carly Simon e gli immancabili Fleetwood Mac di Stevie Nicks, apparsa di recente come guest-star in American Horror Story: Coven.
La musica electro è un’altra componente fondamentale in Nip/Tuck già a partire dalla sigla, “A Perfect Lie” dei The Engine Room, che ci introduce subito nelle atmosfere patinate quanto raffinate di Nip/Tuck. Soprattutto i primi tempi, la serie creata da Ryan Murphy offriva delle selezioni musicali perfette per essere suonate come sottofondo rilassante durante gli aperitivi più chic, con brani di elettronica chill-out di artisti come Wax Poetic, Poloroid, Chric Coco, Fischerspooner, Gotan Project e Gabriel & Dresden che oggi appaiono un pochino passati di moda, ma che comunque fanno ancora la loro discreta figura.
Splendida inoltre la selezione di pezzoni tirati fuori dagli anni Ottanta, la vera arma vincente della colonna sonora di Nip/Tuck, che vanta canzoni come “Poison Arrow” degli ABC, “Drive” dei Cars, “Cars” di Gary Numan, “Eyes Without a Face” di Billy Idol, “Touch Me (I Want Your Body)” di Samantha Fox e “More Than This” dei Roxy Music, quest’ultimo brano poi riutilizzato da Murphy anche nel suo ultimo film tv da regista, lo splendido The Normal Heart.A completare il ricchissimo menu sonoro di Nip/Tuck ci pensavano poi brani di musica classica come “Clair de lune” di Claude Debussy o “Canon in D Major” di Johann Pachelbel, oltre alle musiche originali composte da James S. Levine, che andavano a comporre una colonna sonora estremamente ricca che, per raffinatezza e varietà di scelte, non ha ancora trovato un degno erede. Nemmeno tra le altre serie create successivamente da quel genietto e intenditore musicale di Ryan Murphy.
di Marco Goi per Oggialcinema.net