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Nizza, il balcone che uccide

Creato il 17 novembre 2010 da Dragor

EEEEEEEEEEEEEEEEEE1237085940_Nature-wallpaper-by-abhishekultimatum-1920x1200-widescreen   OGGI VORREI PARLARVI di un fatto di cronaca, uno di quei fatti che da noi si chiamano “faits divers”. Su tutti i giornali ne leggono ogni giorno a decine e per la maggior parte scorrono via senza lasciare tracce, ma questo fatto è veramente diverso. Alle 10,15 del 14 novembre un certo Michel passeggiava in avenue Malausséna a Nizza quando all’altezza del numero 22 gli è caduto un balcone in testa. Proprio così, un balcone tutto intero. Il povero Michel è deceduto all’istante. “Credo che non si sia accorto di niente e non abbia avuto il tempo di soffrire”, ha detto un testimone mancato per pochi centimetri dal blocco di cemento.  Il giudizio dei muratori subito chiamati per prevenire altri crolli è senza appello: “La facciata è marcia. Guardate, non occorre nemmeno lo scalpello, basta grattare con le dita e si staccano i pezzi.”

   L’EDIFICIO RISALE AL 1923 ed è costruito in uno stile eclettico un po’ toscaneggiante. A quell’epoca gli elementi ornamentali erano fatti con un impasto di calce, sabbia e cemento, il tutto modellato sopra una struttura di ferro e mattoni. Sotto l’effetto delle infiltrazioni d’acqua e degli sbalzi di temperatura, il miscuglio si sgretola e finisce per staccarsi.  “Accade più spesso di quanto si creda”, dicono i muratori. “Ma di solito non c’è sotto nessuno.”

   QUESTO EVENTO MI HA COLPITO per due motivi. Primo, quando passeggiamo sul marciapiede, giochiamo alla roulette con la nostra pelle. Qualche volta anch’io vado in avenue Malausséna, perché è piena di negozi e il mattino c’è anche un favoloso mercato. Così al posto di quel tizio avrei potuto esserci io. Il secondo motivo è la dichiarazione  dell’assessore comunale Françoise Mounier, fedelmente riportata da Nice-Matin: “I lavori di restauro erano appena stati votati, così la proprietà non ha nessuna responsabilità dell’accaduto.” Non ho mai visto una malafede così scandalosa. Prima ancora che sia effettuata l’inchiesta, una pubblica funzionaria assolve la proprietà. E’ chiaro che si vuole risparmiare all’assicurazione il disturbo di scucire i soldi, negando alla famiglia del defunto il conforto di un risarcimento in denaro. Gli cade un balcone in testa e non c’è nessun responsabile?

 Dragor

 


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