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No al bisfenolo a

Creato il 20 gennaio 2011 da Rossellagrenci

NO AL BISFENOLO A

Negli ultimi anni si è succeduta l’informazione sul Bisfenolo A. Come scritto su Wikipedia, il Bisfenolo è stato sospettato di essere dannoso per l’uomo sin dagli anni trenta, i dubbi sull’uso del BPA hanno avuto risalto sui media nel 2008, quando molti governi hanno effettuato studi sulla sua sicurezza e alcuni venditori hanno tolto dal mercato i prodotti che ne contenevano. In particolare il BPA sembra essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile nel feto, e nel calo di fertilità nell’uomo adulto.

 

Da marzo 2011 sarà vietata alle aziende la produzione di biberon in Bisfenolo A (BPA), la cui commercializzazione e importazione sarà però effettivamente bandita dal primo giugno 2011. La messa la bando del composto organico, sospettato già da lungo tempo di essere dannoso per la salute umana, è stata decisa dall’Unione Europea dopo trattative durate mesi, che hanno portato finalmente a considerare il BPA come possibile responsabile di gravi patologie. Si tratta di una sostanza chimica impiegata nella produzione di materie plastiche, tra cui anche quelle che comunemente si utilizzano per i biberon o per le bibite con il sistema del vuoto a rendere, o le stoviglie di plastica. Il problema legato al suo utilizzo nasce perché piccole quantità possono migrare negli alimenti e, secondo i vari studi che si sono succeduti nei decenni, il BPA sarebbe nocivo all’organismo, in particolare ai bambini, il cui sviluppo cerebrale potrebbe subire danni proprio a causa dell’ingestione attraverso oggetti quali i biberon.  

Qui trovate una lista di ditte che hanno eliminato il Bisfenolo dai loro biberon (BPA free).

Intanto mi chiedo: se fa male al neonato e all’adulto, perchè si continua a usare tale componente nelle plastiche?

Il Canada, intanto, ha deciso di  classificare il Bisfenolo A (BpA) come una sostanza tossica che comporta rischi per la salute umana e l’ambiente. Si tratta del primo paese al mondo che assume una decisione così severa verso un componente   classificato dai tossicologi come un interferente endocrino veicolato attraverso i prodotti alimentari. 
Le autorità sanitarie canadesi da anni portano avanti questa crociata contro il bisfenolo  sulla base di un’accurata documentazione scientifica elaborata dai centri di ricerca…

Sta a noi decidere, intanto che anche in Italia si muova qualcosa. Cercando in rete ho trovato solo una ditta che pubblicizza le sue bottiglie BPA free e tutto il resto riguarda prodotti per la prima infanzia… Che fare?


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