Questo blog è passivo.
Se poi hai compreso perchè qui c'è una foto di Beyonce a sostenere questo argomento, beh, ho una notizia per te.
SEI PASSIVO ANCHE TU.
E' passivo, perchè non ha nessuna intenzione di apportare alcun cambiamento nel lettore che ci si imbatte più o meno casualmente. Questo blog non ha alcuna intenzione di essere di una qualche utilità per il suo lettore, non ci sono sicuramente le informazioni che cercavi quando hai digitato la tua richiesta su google e chissà perchè ti ha mandato qui, non ci sarà nessun interessantissimo approfondimento su questo o quell'argomento, non ci sarà alcun tutorial per installare Vista, quello proprio, te l'assicuro, non lo troverai, visto le bestemmie che mi fa tirar giù (conto i giorni in cui mio fratello mi installerà Windows7). Non ha, come da enunciato, alcuna intenzione di sollevare mucche o interessarsi dei grandi problemi dell'universo, non ha nessuna puzza sotto al naso da antico caffè letterario.
Ci sono femmine nude, canzoni orribili, gente la cui identità resta nascosta sotto improbabili soprannomi, ci sono foto di calciatori e tennisti, ci sono improbabili riflessioni generate, evidentemente, da un'improbabile mente. Non lo leggono i miei amici e anzi, in genere sto molto accorta a fare in modo che nemmeno sappiano della sua esistenza. Non lo uso per rimorchiare. Non lo uso nemmeno per farci alcun tipo di amicizia. Non lo promuovo in nessun modo, al massimo sono venuti a cercarmi altri, ma questo, come si è potuto vedere, non ha cambiato nulla.
Non serve agli altri, serve a me. E' l'Io ausiliario. L'interfaccia meno confusivo. E' uno strumento di misura, un barometro. Io scrivo e lui mi parla della pressione nella testa, della concitazione dei pensieri, dell'allegria o della tristezza, mi parla dei bisogni, mi aiuta a conservare i ricordi.
E stanotte ho scoperto un'altra sua funzione. E' capace di darmi la misura dell'autenticità dei rapporti.
Se una persona sa meno cose di quante ne scriva, allora c'è molto da lavorare, eventualmente.
Se una persona sa le stesse cose che scrivo, siamo già a buon punto.
Poi ci sono quelle che sanno più di quanto non scriva, ed è raro. Intenso, ma raro.
Ma preferito