Ascolto i battiti del mio cuore rallentare. La notte scende lenta sulla città, avvolta dal tepore di una debole giornata di sole, abbiamo riso, scherzato e visto cose nuove. Ora devo andare (buona lettura!).
Devo partire alla ricerca di me stesso, di una vita che volevo migliore, di un sogno che potevo cambiare, di aria fresca che ti riempie i polmoni nelle domeniche di marzo e ti fa venire voglia di fare un giro in bici. Devo trovare un motivo per rendere questa giornata migliore per una persona a cui tengo veramente, voglio annusare e inebriarmi dell’essenza della vita, voglio tuffarmi nelle emozioni per berne avidamente la loro essenza, voglio pensare che possa esistere un modo per rendere le cose migliori.
Voglio utilizzare tavolette piene di colori, lanciare fasci d’arcobaleno e avvolgermi, voglio riempire le pareti di scritte, fotografie di amici e storiche, voglio addormentarmi ascoltando Dark road di Annie Lennox e lasciare che sia la sua voce a cullare le mie oniriche fantasie.
Voglio sentire i baci scorrere sulla mia pelle, voglio provare un amore vero, di quelli che ti lasciano senza fiato, che ti travolgono, che non lasciano spazio a dubbi e/o ripensamenti, che ti fanno crescere le radici nel cuore rendendoti una persona più ricca a livello emotivo.
Sento la brezza che sfiora i miei capelli, il profumo di libertà che mi scalda i polmoni e mi libera la mente, l’aria fende i palmi e si riversa sulla schiena, i battiti del cuore scandiscono la velocità dei miei pensieri: è giunto il momento, no need to speak no time to talk.
É la sensazione del cambiamento a livello inconscio, è il fruscio del vinile che non senti più perchè ascolti la musica in digitale, è la mutazione continua che permette di evolvere e voltare pagina. Voglio continuare a conquistarmi il mio pezzetto di felicità quotidiana e osservare il risultato finale.
Voglio approfondire le cose, metterci il cuore, esplorarle nel profondo, trovare la mia identità. Un giorno alla volta.
Marco