No, non tifavamo asteroide Friedman

Creato il 13 febbraio 2014 da Frankezze


Considerazioni a caldo sulle affinità-divergenze fra il compagno Matteo e noi nel “day before” della marcia su Roma.

C’era chi tifava asteroide, un asteroide che cancellasse il governo Letta. Quell’asteroide è arrivato.
Il ragionier Filini era stato chiaro: “Friedman non è un nome di cane!”
Ma non sapeva che Friedman, Alan Friedman, può essere un nome di asteroide.

Cos’è successo nel Paese, per far cambiare improvvisamente idea agli uomini di “smisurata ambizione”?
C’è stato uno sciopero generale, una sommossa, un attentato, una catastrofe, un rigore negato alla Fiorentina?
Di sicuro non c’è stato un voto parlamentare.
Questa crisi di governo è extraparlamentare. Ma non nel senso che avremmo voluto noi, che tifavamo asteroide.

E quindi quale epifania ha illuminato il Pd, i grandi giornali, i twittatori compulsivi e i costruttori di opinione pubblica in genere
sulla natura democristiana e immobilista del governo Letta?
Una natura oppiacea e sedativa che era ben chiara già il 28 aprile, il 2 ottobre e poi ancora l’8 dicembre scorsi.

Non c’è stata nessuna epifania. Non è successo niente.

È successo che il giornalista americano Alan Friedman ha scritto un libro.
In quel libro si scopre che addirittura, qualche mese prima di dargli l’incarico nel novembre 2011, Giorgio Napolitano ha “sondato” Mario Monti.
Però. Che scoop.
Il Financial Times, da sempre voce della City, pubblica questo grande scoop in prima pagina.
Il Corriere della Sera, da sempre buca delle lettere per i messaggi importanti da far arrivare a chi governa l’Italia (vedi lettera della Bce)
pubblica questo grande scoop in prima pagina.
Napolitano – leggendario marconista della leva miglioristica della classe ’25 – drizza le antenne, capta il segnale e convoca subito Renzi.
La direzione Pd manda in soffitta Letta.
Tutto quello che resisteva da mesi e sembrava dovesse durare anni frana in pochi giorni.

“Dopo il boato assordante, con le orecchie che fischiavano, sentivamo ancora quella musica.
 Dove fino a un istante prima si trovava Enrico Letta, capo del governo di larghe intese, si apriva una spaventosa voragine. Dall’enorme cratere si levavano nubi di fumo nero”.

Era l’asteroide Friedman. Chi ce l’ha mandato? Chi c’è dietro la “smisurata” strategia dell’ambizione?
Una cosa è sicura: l’asteroide Friedman ci ha portato il governo Renzi.
Roba da rimpiagere Letta. Roba da confessare che “tifiamo immobilismo”.
Roba da andare in piazza del Gesù ad accendere un cero ad Andreotti. A Cirino Pomicino. A Francone Evangelisti, cristo.
Roba che “moriremo democristiani” da oggi diventerà una speranza.

L'articolo No, non tifavamo asteroide Friedman è ovviamente opera di Frankezze.


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