Comunicato dell’ETC Group
27 Settembre 2011
Più di 50 gruppi interessati da tutto il mondo chiedono alla gente di firmare una lettera aperta per chiedere al governo britannico e ai Consigli di Ricerca l’annullamento del controverso esperimento SPICE progettato per testare l’attrezzatura per iniettare aerosol stratosferici al fine di raffreddare artificialmente il pianeta. Il progetto SPICE (Stratospheric Particle Injection for Climate Engineering) coinvolge quattro università, tre consigli di ricerca, diversi dipartimenti governativi insieme alla società privata Marshall Aerospace.
I gruppi firmatari della lettera al Ministro dell’Ambiente Chris Huhne e a UK Research Councils sperano di raccogliere un sostegno sufficiente prima del test per ottenere che le autorità riconsiderino la prosecuzione del controverso esperimento.
L’esperimento, che prevede l’irrorazione di acqua attraverso un tubo lungo chilometri sospeso ad un pallone gigante, è previsto che avverrà su una pista militare d’atterraggio dismessa a Sculthorpe, Norfolk, Regno Unito tra il 6 e il 23 di Ottobre. I gruppi che si oppongono al test dicono che esso invia il segnale sbagliato alla comunità internazionale, che ha adottato una moratoria sulle attività di geoingegneria lo scorso ottobre alla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) a Nagoya, in Giappone.
"Da un lato, il nostro governo è coinvolto nelle trattative sulla geoingegneria e sulla biodiversità, finanziando, presiedendo e partecipando attivamente alle discussioni presso il CBD. D’altra parte, si sta preparando l’attrezzatura per l’implementazione di una tecnologia di geoingegneria potenzialmente molto pericolosa. Non deve essere consentita la prosecuzione di tali esperimenti prima che ci sia una decisione internazionale di andare su questa strada", spiega Helena Paolo di Econexus, una delle ONG coinvolte nei colloqui CBD e nella lettera aperta.
Diana Bronson dell’ETC Group, un’osservatrice della tecnologia internazionale dice: "Questo è un tubo di Troia – la nostra obiezione non è che vogliono spruzzare l’acqua, ma che stanno preparando la tecnologia che può sparare solfati nella stratosfera per cercare di impedire che la luce solare raggiunga la terra. Questa cosiddetta gestione della radiazione solare potrebbe avere conseguenze devastanti – alterando il regime delle precipitazioni, minacciando le scorte di cibo e la salute pubblica, distruggendo l’ozono e diminuendo l’efficacia dell’energia solare, oltre a molti altri impatti noti e sconosciuti".
Gli organizzatori invitano le persone che si oppongono agli esperimenti di geoingegneria in campo in assenza di accordo internazionale, a segnalare la loro opposizione qui: www.handsoffmotherearth.org
Traduzione del comunicato: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com