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No Vasco. Io non ci casco

Creato il 12 aprile 2012 da The Book Of Saturday

No Vasco. Io non ci cascoStolto è chi non sa cambiare idea. Vero. Ma odio la redenzione, e il marketing musicale. Vasco Rossi parla su Facebook e si confessa: «Fino a pochi anni fa ho sempre avuto 15 anni. Non capivo niente non sapevo niente e non mi interessava niente altro che la musica e le canzoni. Da tutte le esperienze buone o cattive ho imparato qualcosa, e insieme al tempo per pensare e i libri che ho letto, ho raggiunto una grande consapevolezza sulle cose di questo mondo». 

E parla della sua “vita spericolata”, anche se sinceramente mi sembra molto più vita, che spericolata: «Nella mia vita ne ho fatte di tutti i colori, senza pensare molto alle conseguenze. Ho vissuto tutte le esperienze possibili che mi sono capitate a tiro o mi venivano in mente, sicuro di uscirne comunque indenne o con qualche ferita superficiale. Sono stato coscientemente incosciente e ho rischiato sempre tutto, perché ne valeva la pena. Ho messo la mia vita sul piatto. Ho sempre fatto tutto coscientemente. Anche alcol, sigarette e altre porcherie mi sono state utili per rimanere vivo, non per divertirmi. Le motivazioni erano talmente chiare e forti che davano alla mia forza di volontà un potere assoluto».

Bel concetto, anche io la penso così. Direi anche bravo Vasco, se poi non avesse aggiunto un sermone inutile e salvifico (oh, Vascuccio, non c’è più la vendita delle indulgenze, casomai quella dei tuoi dischi che ormai sforni a forza di “best of” e remake…), buono più per incrementare la leggenda del mito maledetto. Insomma, la conclusione alla Moccia: «Non consiglierei mai a nessuno di ripetere quello che ho fatto io».

E che avrai fatto mai a Va’? Della serie: “Ho visto cose che voi umani neanche immaginate”. Ma va là. Mi fanno ridere quelli che rendono epico ciò che ormai sembra più quotidianità. Mangiare pipistrelli, o sodomizzare pecore, queste forse sono cose da sconsigliare ai comuni mortali (ma non credo che Ozzy e MM lo abbiano mai fatto). Caro Blasco – che anche mi piacevi quando facevi qualcosa di simile al rock – per favore, basta con le prediche medievali, abbiamo già troppi preti e troppi San Remo sul groppone. Il rock è un’altra cosa, il rock è vero inferno e vera perdizione. Sono altre le icone, semmai Vasco ne è solo una copia, ormai anche sbiadita.    



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