Il Nobel per la Chimica del 2013 è stato assegnato agli scienziati austriaco-statunitense Martin Karplus dell’Università di Strasburgo, allo statunitense-britannico Michael Levitt dell’Università di Cambridge e all’israeliano-statunitense Arieh Warshel dell’Università di Southern California “per i loro studi sullo sviluppo di modelli multiscala per sistemi chimici complessi”.
L’annuncio è stato dato dall’Accademia Reale di Stoccolma. I modelli sviluppati saranno utili sia per l’industria che per sviluppare nuovi farmaci.
I loro studi hanno letteralmente “insegnato” la chimica ai computer. Infatti sono stati in grado di sviluppare programmi in grado di simulare le interazioni tra le molecole che sono alla base di tutti i processi vitali, grazie alla teorizzazione delle equazioni che riescono addirittura a predire l’esito delle reazioni prima di effettuarle.
Questi studi sono fondamentali tanto nella chimica industriale quanto nello sviluppo di farmaci, che unita alla sempre crescente potenza di calcolo dei computer, consente di evitare gli esperimenti che potrebbero anche andare a vuoto.
“I computer - scrive il comitato di Stoccolma - oggi sono diventati importanti per un chimico quanto le provette“.
Il pregio principale delle equazioni è quello di unire la fisica classica e quella quantistica nella descrizione delle interazioni tra le molecole. La prima infatti non può arrivare abbastanza nel dettaglio quando si parla del comportamento di singoli atomi, mentre la seconda richiede una massa di calcoli che sarebbe eccessiva anche per i computer moderni. Il Premio Nobel verrà consegnato in una cerimonia il 10 dicembre a Stoccolma.