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Nomen omen: LogoPaideia, il Logos

Creato il 08 febbraio 2013 da Massimo Silvano Galli @msgdixit
Nomen omen: LogoPaideia, il LogosLogos e Paideia, i due vocaboli di origine greca con cui abbiamo battezzato, fondendoli, il nostro centro terapeutico (LogoPaideia), riassumono, come spesso accade alle denominazioni, il senso della nostra mission, donandogli quella sostanza che, nei nostri percorsi di cura in studio e in questo spazio virtuale che qui si inaugura, si dirama in molteplici rivoli (forme, contenuti, percorsi, metodologie, etc.), ma senza mai disgiungersi dal fluire primigenio del fiume che l'ha generata e la genera e in cui scorrono, appunto, logos e paideia. 
Partiamo da Logos, dunque, che in greco antico (λέγειν léghein), a differenza di come si è soliti pensare, ha un significato ben più complesso del "semplice" riferimento al parlare cui siamo abituati. 
I greci, nella parola logos, restituivano, infatti, una molteplicità di sensi come: raccontare, enumerare, scegliere, designando, cioè, nel logos, la complessa articolazione delle relazioni, dei legami con le persone e le cose che la parola, il logos, media, traduce facendo dell'uomo quell'animale incredibilmente dotato, capace, unico tra i viventi, di com-prendere il mondo, portandolo a sé e in sé per poi trasformarlo, anche (e forse soprattutto) grazie alla parola, a suo uso e consumo. 
Il logos, insomma, la parola, non è semplicemente "parlare" ma, soprattutto, dare un senso, il nostro senso, al mondo che abitiamo attraverso l'emissione di un suono che, rimbalzando contro le persone e le cose verso cui l'abbiamo lanciato, ci torna indietro tanto più forte quanto più quelle persone e quelle cose rispondono con senso a quel suono, con-sentendo (sentono insieme a noi), che quel suono produca un senso. 
Per questo, quando il logos zoppica, per patologie connaturate o inciampi di natura sociale e/o culturale, è la nostra capacità di introitare il mondo e dargli un senso che viene meno e, quindi, la nostra capacità di condividere questo senso con gli altri, ossia di nutrire le nostre relazioni e la nostra capacità di manipolare il mondo incidendo, a volte anche pesantemente, sul livello di benessere delle nostre vite.
Massimo Silvano Galli

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