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Non aprite quella porta 2. Ma non avete visto il primo?

Creato il 25 luglio 2011 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Stranezze da film.
Ieri sera non riuscivo a dormire e dopo libri, riviste e musica, mi sono decisa a scegliere la soluzione più facile: la tv. Zapping dilaniante fino a che non ho trovato un cult, ‘Non aprite quella porta’, quello del 1974. Ho visto solo uno spezzone perché altrimenti, dopo, avrei dovuto trovare ben altro per riuscire ad addormentarmi, tipo un tavor.Bene, prima di spegnere il tubo catodico ho pensato: “Ma perché cavolo hanno fatto ‘Non aprite quella porta 2’?”. Cioè, effettivamente, tutti hanno visto l’uno. Tutti. E anche se non l’hai visto comunque ne hai sentito parlare. Quindi il secondo capitolo dell’horror non sussiste: quella porta non doveva essere aperta, perché insistere?Le stranezze da film, però, non finiscono qui. A parte il fatto che i protagonisti si sentono sempre fiduciosi davanti a una porta cigolante che si apre da sola, le produzioni cinematografiche ci offrono vari spunti incredibili, situazioni poco aderenti alla realtà.Per esempio: com’è che quando una tipa si sveglia è già truccata? Ora, ci sono quelle fortunate che sono bellissime sin dai primi minuti del mattino, ma diciamo la verità, la maggior parte di noi donne non ha questa fortuna. Capelli a forma di ananas e occhiaie da insonne cronico ci rendono, a volte, mostruose.Un’altra cosa che non mi sono mai spiegata: perché la gente dei film, quando conclude una telefonata, non saluta l’interlocutore? È vero, provate a farci caso. Ogni volta quello dall’altro capo del filo si sente sbattere il telefono in faccia. Un “Ciao” basterebbe e invece no, c’è troppa frenesia nei dialoghi cinematografici, quindi il saluto viene regolarmente abolito.Tra le varie cose, vorrei vivere nei film anche perché ogni volta che accendono la radio, c’è sempre musica. Anzi, non è solo musica. C’è sempre la canzone preferita del personaggio e, soprattutto, è appena iniziata. È scientificamente impossibile che succeda, eppure è così. Io, invece, quando sono in macchina, trovo sempre un veejay con una voce irritante e prima che arrivi la Mia canzone, ce ne passa. Forse è meglio che mi masterizzi un cd: sicuramente faccio prima.I dubbi e le domande sul cinema, però, continuano. Cos’è quella luce bluastra nelle camere da letto? Nei film, quando uno va a dormire, ha sempre questa luce simil-aliena puntata in faccia. Allora, innanzitutto come fai a dormire con ‘sto faro direzionato perfettamente verso i tuoi occhi? E soprattutto da dove viene quel bagliore? Non credo proprio sia la luna, anche perché ciò significherebbe che dovremmo metterci la protezione lunare. Un lampione non può essere perché la luce sarebbe più giallognola. Quindi non me lo spiego quel riflesso blu delle notti cinematografiche. In camera mia non c’è mai quel riflesso blu. E infatti inciampo regolarmente sbattendo il mignolo del piede sullo spigolo.I film d’azione, poi, sono un mondo a parte. Nonostante le cadute da palazzi imponenti, l’eroe non si fa nulla. Al massimo un graffio che lo renderà più vissuto. L’eroe ad un certo punto DEVE saltare da un ponte, altrimenti il film non avrebbe senso. E, ovviamente, c’è sempre un camion che passa di lì. SEMPRE! Lui salta, cade in piedi come i gatti, e non si frattura niente: rotule, anche e caviglie completamente indenni. A me, invece, è bastata un’uscita con lo snowboard, sono caduta a velocità quasi ridicole e ci ho rimesso il polso e il gomito. Risultato: gesso per un mese.Un’altra cosa dei film in cui c’è un eroe. Quando lui sta lottando contro diecimila persone, i suoi nemici aspettano pazientemente il loro turno: nel momento in cui il tipo che sta picchiando finirà steso a terra, allora si farà avanti il prossimo. Non c’è nessun attacco meschino, è una lotta rispettosa delle file. Molto più che alle poste.Nei film, quando c’è bisogno di un esperto, ci sono due possibilità: l’esperto uomo, invasato che vive in un bunker, o l’esperto donna, una modella. L’uomo che non ha contatti con la società da anni, la donna appena scesa dalla passerella di Victoria’s Secrets. Sia essa una fisica, un’archeologa o una che ha studiato sanscrito, l’esperta sarà sempre bellissima. A dispetto di tutte quelle che hanno studiato per anni e si sono progressivamente trasformate in topi di biblioteca.In realtà di stranezze da film ce ne sono a bizzeffe, ma adesso è il vostro turno: cercatele e trovatele. E così, anche nel bel mezzo di un film drammatico e struggente, vi metterete a ridere per la poca credibilità della situazione.Un po’ come quando un tizio, disperato per questioni amorose, cammina per strada e ritrova la sua vecchia fiamma pronta per ricominciare. Tutto questo, rigorosamente sotto la pioggia.

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