di Angelo D'Amore.
Quando non si sa più cosa dire in questo Paese, si urla al fascismo. Lo erano Berlusconi e i suoi colonelli ex-AN per la loro smania di potere e protagonismo, a volte lo era Bossi per la sua indole settaria e razzista. Oggi a detta di Bersani, lo è Grillo (peccato che il leader del M5S non accetti il contraddittorio), solo per aver detto che gli attuali dirigenti del PD sono ridotti a livello di zombie. Ma perché, negli ultimi anni, la sinistra italiana cosa ha fatto? Il suo univoco e primario obiettivo è stato quello di inseguire il fantasma di Berlusconi per fini propagandistici, ma, all'atto pratico, ha sempre consentito sia il perpetuarsi delle ruberie e degli abusi di Palazzo, sia quelli privati del Cavaliere, permettendogli di mantenere tutti i suoi privilegi, a cominciare dal mai risolto "conflitto d'interessi". La sinistra italiana è da tempo divisa al suo interno. L'ala cattolica non ha mai convissuto pacificamente con quella progressista, troppo diverse le loro origini. Anche nell'Ulivo di Prodiana memoria, la convivenza allargata fu un esperimento mal riuscito. Prevalsero logiche di bottega e di mera sopravvivenza parlamentare, rispetto agli interessi generali. La componente radical chic poi, negli ultimi anni, nei suoi discorsi da salotto (ma anche in veri e propri happening televisivi molto seguiti) ha progressivamente perso di vista le esigenze della classe operaia ed i diritti primari delle categorie più disagiate. Per combattere un solo uomo, una parte molto ampia della politica italiana, ha perso di vista le esigenze di milioni di cittadini. La sinistra inoltre, si è trovata d'improvviso castrata della sua assai presunta superiorità morale. Ci si è resi conto che i suoi esponenti politici rubavano come altri, erano collusi come tanti, potevano essere corrotti o corrompere alla pari di tanti uomini politici di questo Paese. Forse, a breve, per la palese mancanza di avversari e non certo per i suoi meriti, quella che oggi si vuol far ancora chiamare sinistra in questo Paese, riuscirà anche a governare. Ma ciò non toglie, che questa sinistra, nonostante in Italia al momento non esista più una destra, così come è concepita e strutturata, ha grossi limiti.
di Beppe Grillo.
"Fassissti! Fassissti del web" ha gridato Gargamella Bersani. "Venite qui a darmi dello zombie se avete il coraggio". Fatemi capire, se Bersani viene accomunato a uno zombie politico (tesi supportata dalla sua storia passata e recente) è un insulto gravissimo, se invece Bersani considera il MoVimento 5 Stelle alla pari del nuovo Partito Nazionale Fascista è normale dialettica. A Bersani non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione. Anni in cui non c'è traccia di leggi sul conflitto di interessi o contro la corruzione. Violante e D'Alema sono stati le punte di diamante del pdl/pdmenoelle. Bicamerale, garanzia delle televisioni a Berlusconi, concessione delle frequenze televisive all'uno per cento dei ricavi. E lo Scudo Fiscale, passato grazie alle assenze dei pidimenoellini? e le decine di volte in cui il governo Berlusconi poteva essere sfiduciato, ma i pdimenoellini erano sempre altrove? Nel 2007 sono state presentate tre leggi di iniziativa popolare per ripulire il Parlamento dai poltronissimi (massimo due mandati) e dai condannati e per l'elezione diretta degli eletti: non sono mai state discusse. Chi è il fassissta, caro Bersani? Chi ha ignorato 350.000 firme? Quando mi presentai "in carne e ossa" per la segreteria del pdmenoelle mi fu impedito. Chi era il fassissta, caro Bersani? Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato ogni rimborso elettorale, il pdmenoelle non ha mollato neppure l'ultima rata dello scorso giugno perché già spesa. Chi fa il fassissta con il finanziamento pubblico abolito da un referendum, caro Bersani? Chi voleva il nucleare "pulito" nonostante un referendum contrario? Io ho girato l'Italia con un camper, a mie spese, per fare campagna elettorale. Senza scorta. La Finocchiaro con la scorta ci fa la spesa e Fassino il primo maggio. Chi è il fassissta, caro Bersani? Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell'ILVA, a che titolo? Chi è il fassissta, caro Bersani? Ma si rassicuri, lei non è un fascista. E' solo un fallito. Lo è lei insieme a tutti i politici incompetenti e talvolta ladri che hanno fatto carne da porco dell'Italia e che ora pretendono di darci anche lezioni di democrazia. Per rimanere a galla farete qualunque cosa. A Reggio Emilia si celebra Pio La Torre mentre si tratta con l'Udc di Cuffaro. Amen.