Un successo di audience indiscusso che va al di là delle polemiche e dei contenuti. A questo punto si possono fare tutte le critiche che si vogliono a Vieniviaconme, ma siamo di fronte a un programma di “intrattenimento, informazione e cultura” che rovescia gli schemi a cui ci siamo abituati da tempo, perché rompe con la logica del talent show politico, coinvolgendo il pubblico in sala e a casa.
La cultura in Tv è intesa come divulgazione, perché per essere compresa pare necessiti di una sorta di traduzione, di semplificazione degli oggetti culturali.
Questo format al contrario propone un reale rinnovamento culturale televisivo inteso nella sua architettura ideativo-produttiva della comunicazione in grado, di catalizzare davanti alla televisione persone di età differenti, ide
e politiche differenti e anche se spesso criticato risulta essere un programma molto seguito, quasi più di un reality show.La logica di Vieniviaconme non è più quella della sfida, dello scontro più o meno dialogico del confronto/scontro, tipico del talkshow politico, lo spettatore si trova di fronte un racconto visivo dalla narrazione aperta che fa uso di materiali differenti, di linguaggi differenti e di tecniche espressive differenti tra cui anche uomini politici. Non a caso al centro della scena qui abbiamo uno scrittore che di volta in volta snoda il suo racconto su temi di attualità difficili, che scuotono la coscienza di tutti. Una nuova forma di esposizione del racconto televisivo civile e popolare di qualità, con tempi lenti, riflessivi, tempi necessari ai cervelli per assimilare parole ed emozioni.
Una Tv che rinuncia all’eclatante, alla spettacolarizzazione, al sentimentalismo, alla violenza per lasciare il posto a un rinnovato modo di usare la tv che da vita a nuovi racconti della realtà in grado di arrivare a un pubblico di massa grazie anche alla potenza del carisma narrativo di Saviano.
In un’epoca dove si hanno ormai pochi spazi di socialità, la televisione è uno di questi. Siamo soli di fronte a lei, ma guardiamo quello che guardano gli altri. In una parola, partecipiamo.
Vieniviaconme ha avuto la forza di osare e la cosa più sorprendente è che anche la puntata di ieri è stata piena di “difficoltà”, si è passati dai rifiuti di Napoli, alla criminalità, alla tematica femminile e ai problemi degli handic appati.
Se si avesse il coraggio, e gli fosse data la possibilità di farlo, credo che la Tv potrebbe finalmente incanalarsi all’incrocio di esperienze, alla pluralità di voci che ci consentirebbero di vedere cose che noi umani non potremmo nemmeno immaginare, comunque sicuramente cose che il pubblico di oggi richiede, visto che il programma in questione continua a fare ascolti da record.