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Non cambiate Canalis

Creato il 27 gennaio 2011 da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Sposo appieno la scelta di Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez che hanno deciso di non partecipare alla presentazione ufficiale del prossimo Festival di Sanremo e che, a quanto pare, stanno disertando anche le prove dello spettacolo.
Viste e valutate le cifre astronomiche che - per semplici cene a base di canzonette neomelodiche - venivano incassate da fanciulle di indefiniti talenti (che sarà anche un insulto chiamare “escort”, però vorrei che qualcuno mi suggerisse come definirle, facendomi magari capire quale mestiere facciano), mi sembra lecito che due importanti dive dal nome altisonante quali loro sono si rifiutino, per i pochi spiccioli del cachet concesso da Mamma Rai, di esercitare la dizione nell’annunciare Tricarico, Albano o Anna Tatangelo.

Deve essere un trauma tremendo, uno shock e un colpo mortale all’amor proprio, per la povera Elisabetta, vedere innalzate alla nobile carica di Veline uno stuolo di donnine che, per carità, magari non avranno mai esercitato la professione del marciapiede, ma certo ne hanno tutta l’aria e di sicuro non hanno mai mosso agili passi di danza sul bancone di Greggio e Iacchetti né, tantomeno, non annoveravo nel loro curriculum ore ed ore di romantiche passeggiate nel parco con George Clooney.

Insomma.. davanti a tutto l'increscioso spettacolo a cui il paese sta assistendo, fossi una Velina mi rivolterei nel bikini. E’ un po’ come essere Aldo Busi, aprire un giornale e leggere il delirio di qualche critico entusiasta nell’esclamare che Giorgio Faletti è il più grande scrittore vivente.

Tante donne italiane si stanno mobilitando per rivendicare la loro dignità di fronte al degrado che l’immagine femminile sta subendo; io oggi mi sento in dovere di lanciare anche una raccolta firme che mi sentirei di intitolare "Velina-Pride". Perché le facce da bassofondo sociale di Marysthell Garcia Polanco, di Nadia Macrì e delle loro “colleghe di cena politica” distruggono la reputazione di decine di innocenti grandi artiste che negli ultimi vent’anni hanno impreziosito il profilo culturale del nostro paese e che ad esse vengono ingiustamente accostate (Sonia Grey, Laura Freddi, Fanny Cadeo, Angela Cavagna, Miriana Trevisan, Cristina Quaranta, Alessia Merz, Roberta Lafranchi).

Per parlar chiaro, cari compatrioti, non lasciate che si faccia confusione e che una sciacquetta qualunque, per il solo fatto di aver mostrato fiera la sua farfallina d’oro, venga sovrapposta alla sacra dea Belen. Non permette che vi disorientino.
In poche parole: non cambiate Canalis.


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