di Piero Tieni
«La nostra preferenza è un nuovo governo di centrodestra e ove si andasse al voto ci andremmo con un'altra coalizione di centrodestra con le forze che si richiamano ai valori del popolarismo europeo e quindi Fini, Casini, il movimento di Lombardo, l'Api di Rutelli e comunque le altre forze sociali e produttive del paese che vogliono, nel centrodestra, dal centrodestra, cambiare e rinnovare la politica».
Per fortuna (nostra) che sono proprio quelli di destra i primi a non volere alleanze elettorali col Pd perché, dipendesse da molti autorevoli “nostri” dirigenti, l’incomprensibile papocchio politico, l’indecente ammucchiata elettorale, la deleteria Alleanza Finale, si dovrebbe fare di corsa. E non bastano i sondaggi (Corriere di Sabato) che oramai danno praticamente appaiati Pdl+Lega e Pd+Idv+Sel attorno al 37-38%, con la campagna elettorale ancora tutta da fare. Sembra proprio che “i nostri” Cuordileone abbiano quasi paura di vincere, paura di battersi contro uno stanco ultrasettantenne candidato per la sesta volta, chiaramente incapace di governare, tronfio di scandali, appoggiato solo da un movimento territoriale, razzista e xenofobo, guidato a sua volta da un neosettantenne con una grave malattia celebrale a capo di un partito che in qualsiasi altro paese europeo viene marginalizzato e tenuto (giustamente) fuori dall'agone politico. Niente da fare, questi "nostri" dirigenti la vogliono proprio l'Alleanza Finale. Che poi sarebbe anche a "somma zero" (nella migliore delle ipotesi) perchè i voti che (forse) arriverebbero da Udc e Fli, sarebbero bilanciati da quelli che (sicuramente e giustamente) partirebbero con Idv e Sel. Senza contare inoltre che la somma potrebbe anche essere "sottozero" se si conteggiano gli elettori di destra, centro e sinistra che rimarrebbero a casa, nauseati da questa carnevalata fuori stagione. E quelli che la auspicano, sono poi gli stessi (poco) illuminati dirigenti che si chiedono come mai, ogni volta che ci sono delle primarie vere, il candidato ufficiale del Pd perde a favore di chi ha delle idee un po' (tanto) più nette. E chissà come mai...