A più di cento anni dall'occupazione della Libia da parte dell'Italia (1911) e a 61 anni dall'indipendenza dello Stato libico, avvenuta nel lontano 1951, un saggio storico e di costume che merita la nostra attenzione,visto anche gli ultimi attuali tragici eventi riguardanti la Libia di Gheddafi, è quello di Federico Cresti, docente alla facoltà di Scienze politiche dell'università di Catania.
"Non desiderare la terra d'altri", Carocci editore in Roma, volume ponderoso (418 pp.), racconta della colonizzazione degli agricoltori italiani, voluta dal fascismo , nel territorio della Cirenaica ossia la zona nord-orientale della Libia.
E' senz'altro una lettura istruttiva per quanti di noi , distratti come siamo oggi costantemente da tutt'altro, non abbiamo eccessiva dimistichezza con la conoscenza della "storia", né quella dei padri, né tanto meno quella dei nonni.
E la "cosa", cioè la lettura agevole, perché coinvolgente fin dalle prime pagine, del libro di Cresti, per di più, siatene certi, non comporta affatto controindicazioni.
Semmai proprio il contrario.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana )