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Non disturbare colui che legge

Creato il 25 aprile 2012 da Labellaeilcavaliere
Chi legge morde

Cosa hanno in comune nuotare in mezzo agli squali e disturbare qualcuno che legge?
Sono entrambe attività potenzialmente letali. Mica per modo di dire.
Avete mai interrotto un vero lettore immerso nella lettura? Se l’avete fatto e siete vivi per raccontarlo, allora quello non era un vero lettore, oppure siete stati molto fortunati.
Il vero lettore si riconosce perché quando viene disturbato ringhia. Potreste avvisarlo che un meteorite sta per piombargli addosso, non importa. Lui comincerà a ringhiare. Oltre al ringhio verrete onorati dall’occhiata storta tipica di chi solleva lo sguardo dalla pagina. Con la giusta luce potrà sembrare alquanto inquietante. Quando succede dovete mantenere la calma, nessun movimento brusco e soprattutto non provate ad avvicinarvi al libro, potrebbe essere interpretato come un attacco.
Arretrate lentamente e restate in silenzio. Normalmente un lettore disturbato nel momento clou è dotato di poca memoria a breve termine per tutto ciò che non sia il libro. Perciò se non fiaterete, lui tornerà a concentrarsi sulla pagina e con un po’ di fortuna si sarà dimenticato di voi prima che possiate rendervi conto del pericolo scampato.
Quando dovete comunicare con qualcuno immerso nella lettura ci sono due cose da tenere a mente. Primo: il lettore in questione non è veramente lì, si trova in un mondo parallelo fatto di parole meravigliose e tornare al mondo reale potrebbe essere traumatico. Come per i sonnambuli. Secondo: una volta svegliato bruscamente, il primo istinto è quello di aggredire. Fatte queste premesse, il mio consiglio è uno solo: state alla larga e lasciate un biglietto. Il modo migliore per raggiungere qualcuno immerso in un libro è tramite parole scritte.

Alaisse

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