“El fürb va a ciapà i ratt, el stupid la topa”. Chiedo scusa per la citazione idiota, ma da qualche mattina mi capita, come a molti milanesi, di essere ossessionato da questa stupidissima campagna pubblicitaria di affissioni.
Come molti avranno intuito si tratta della localizzazione della campagna Be Stupid della Diesel. Ovvero un veneto (Renzo Rosso, patròn della Diesel, appunto) che in un milanese approssimativo ci infila dentro una bella parolaccia toscana (la topa), manca giusto l’esclamazione sicula (minchia!) per perfezionare il Padanglo. Ha senso? Evidentemente sì, visto che qualcuno ci sta investendo dei bei quattrini.
E temo si basi su una convinzione ormai difficile da confutare: gli italiani non soltanto sono dei coglioni pazzeschi, ma anche felici di esserlo. In soastanza lo stesso concetto espresso dal beneamato (not in my name) capo del governo quando dice che in corso un attacco mediatico contro il suo partito e la sua persona e intanto fa pasare surrettiziamente l’abolizione delle intercettazioni come prova nei processi per associazione a delinquere e mafia.
Il tutto, naturalmente, in perfetto Padanglo, che fra ciapà i ratt e ciapà la topa, minghia babbà, la differenza è tutta qua madamin, fra essere stipid ed esser fùrbin, furb a vvuie stupid a nnuie, funiculì funiculà. Nun ce penzà che tanto a penzà ce penza Silvio… in qualsiasi lingua tu voglia dirlo.
E se qualcuno pensa (come me) che il fard gli abbia dato alla testa, si ricordi che alternative al finto negro rincoglionito beige non ce n’è, apparentemente…
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake