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Non è stanchezza

Creato il 23 maggio 2011 da Lanterna
Non è stanchezza da blog, quella che a volte sentono i veterani e che le blogstar amano ostentare quando non hanno più niente da dire.
È proprio stanchezza fisica, quella che ti viene dopo settimane passate a correre tra il lavoro e gli impegni più piacevoli, immersa in un caldo africano dalla fine di aprile ad ora.
Intendiamoci: a me il caldo piace, molto di più del suo contrario. Ma lavorare tutto il pomeriggio in un ufficio torrido e poi infilarsi in un'auto incandescente non sono proprio toccasana, né per il corpo (da 3 giorni ho una tosse bastardissima, secca e insistente soprattutto di notte) né per lo spirito (quando torno a casa sono cattiva come un'ape, finché non riesco a rinfrescarmi e anche un po' dopo).
È anche la stanchezza che ti viene dopo due anni e mezzo passati a rincorrere un obiettivo e ritrovarsi da capo a cercare un disegnatore perché quello precedente ha uno stile che "non va bene" per ciò che le case editrici sono disposte a rischiare, ovvero il volume autoconclusivo.
È anche un po' lo sconforto nel trovarsi tra le mani un materiale nuovo, riconosciuto come buono, e temere di rifare tutta la trafila.
Trafila a cui mi sottopongo non solo e non tanto per vedere il mio nome sopra un codice ISBN, quanto per riuscire a tenere per le mani un mio prodotto finito.
Scrivere in prosa ti porta in un mercato più affollato e sicuramente più crudele, ma non rischi di rimanere per sempre a metà, col tuo bambino concepito ma mai nato, per mancanza di un "padre" che gli dia una forma definitiva.
Penso e ripenso a quello che voglio fare, che posso fare, alla fatica che ho fatto fin qui e a quella che sono disposta a fare. Penso che vale la pena di provare a cambiare, a cercare altre strade. Soprattutto, vale la pena di impiegare tempo ed energie in qualcosa che non debba aspettare i comodi e le risorse di un altro, per quanto convinto e coinvolto (ma mai quanto me).
Penso che vorrei avere il tempo e la pace mentale per fermarmi un attimo e mettere su carta ciò che mi passa per la mente in questi giorni, ma se mi fermo mi calpestano.
E penso anche al fatto che quest'anno non avrò a disposizione la lunga estate dell'anno scorso, anzi, mi aspetteranno anche un gran numero di straordinari.
Quando riuscirò a fermarmi e scrivere? Come mi piacerebbe poter "sprecare" una settimana di ferie per ritirarmi in un eremo. Farebbe anche più fresco di qui.

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