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Non è un Paese per pessimisti

Creato il 07 dicembre 2010 da Abattoir

Non è un Paese per pessimisti“L’ottimismo è il profumo della vita!”, gridava con entusiasmo Tonino Guerra, prima che uno stormo di rondini lo ricoprisse di merda. E l’Italia è il Paese do sole, do mare, ‘o paese addó tutt’ ‘e parole so’ sempe parole d’ammore, ed essenzialmente è il Paese più ottimista del mondo. A ragion veduta, c’è da aggiungere. In quale altra nazione, infatti, i circa 58.147.733 abitanti si autodefiniscono tutti ‘brava gente’? E inoltre, avete mai sentito di un altro luogo in cui esistono delle trasmissioni televisive che aspettano appositamente la tua morte (ovviamente violenta) per alzare l’audience, prelevare tutte le tue foto private e montarle in servizi strappalacrime? Qui è dove la destra e la sinistra si confondono e sono interscambiabili come gli accessori di Mr.Potato. Il plateau su cui si combattono mille battaglie, tutte rigorosamente all’insegna dell’uguaglianza e della difesa dei più deboli e dei più poveri. I vostri diritti non vengono calpestati. Abbiamo le fila delle nuove generazioni traboccanti di fotografi e artisti. Siamo la culla della civiltà, e tuteliamo i beni archeologici a costo della vita, tranne nei casi in cui si parla di roba vecchia, del tipo ‘avanti Cristo’. In quel caso è inutile soffermarsi a riattaccare quattro pietre sudice. L’Italia sa come gestire bene il denaro pubblico. Chiunque voi siate, vi sarà concesso di scrivere libri, anche se siete appena sopra la soglia dell’analfabetismo1.
E infine, qualora ciò non fosse sufficiente a fomentare un insano ottimismo in ognuno di voi, qui cari miei la sovranità appartiene a-l-p-o-p-o-l-o! E ho detto tutto.
Nonostante queste massicce dosi di speranza e fiducia che farebbero andare al tappeto persino il Mahatma Gandhi, non tutti sono in grado di gioire della propria condizione di  cittadini italiani. Ebbene sì, tra il popolo degli ottimisti si nascondono le pecore nere, le mele marce. Quelli che hanno sempre da ridire su tutto, che polemizzano su tutto. Quelli che vanno controcorrente nel fiume in piena dell’ipocrisia e Non è un Paese per pessimistidel buonismo. Quelli che non hanno paura di dire handicappato e cieco, perché sanno che non è una parola che cambia la realtà e ti rende meno razzista. I pessimisti, cinici e rompicoglioni.
Non fate gli occhi alla ‘porca troia’ stile Mara Carfagna2, benché sia difficile credere che in una patria così bella e perfetta possano esistere coloro che non vedono il bicchiere né mezzopieno né mezzovuoto, perché lo vedono direttamente rotto oppure non ce l’hanno affatto un bicchiere.
Sono loro che mandano la nostra società ad escort. Loro, increduli e infidi, che vedendo un pullman di ritorno da Lourdes chiedono alle vecchiette:”Avete trovato chiuso?”. Loro, che di fronte all’ennesimo corteo che intona “Se la Gelmini è magica, Cicciolina è vergine”, invocano il diluvio. Loro, che non si rendono conto di come Dio abbia benedetto questa nazione con il Vaticano. Loro, che non capiscono che i miracoli vengono distribuiti secondo criteri sconosciuti a noi mortali, che prevedono la guarigione per una vecchia diversamente camminante di novant’anni e la morte per milioni di bambini per fame.
Chi non sa apprezzare la bellezza della nostra bella Italia, prediletta dal Signore, piena di miracolati, poeti, cantanti, di saccenti boriosi, di teschi svuotati dal verme dell’ignoranza, di politici ligi al dovere che non si lasciano corrompere, di gente passionale, spaghetti,mandolini, dove l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio, dovrebbe riconsegnare il passaporto.


1
Ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale.
2Battuta originale di Luciana Littizzetto.


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