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“Non ho i soldi per viaggiare”… Tutte balle!

Creato il 12 gennaio 2015 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

carta di credito soldi per viaggiarePartiamo dal presupposto che io fino all’altro ieri venivo pagata 400 euro al mese per lavorare otto ore in un ufficio come stagista, che già questo è una vergogna, ma dal momento che la legge italiana lo prevede bisogna mangiarsela e mattiamo anche sul piatto della bilancia il fatto che ora sto provando a fare la freelancer da circa un paio di  mesi e ancora devo capire quanto sarà il mio stipendio il prossimo mese, eppure io viaggio e non di certo perchè sono miliardaria.

Quoto nel modo più assoluto La Ragazza con la Valigia, quando dice “Viaggiare non è una questione di quanti soldi si hanno ma di come si spendono,  perchè, onestamente, non avrei saputo dirlo meglio.

Già in un altro articolo ho spiegato come riesco a viaggiare spesso low cost e nei weekend, e vi ho anche già parlato del progetto di Marika di #unviaggioalmese, anche perchè viaggiare non necessariamente significa dover prendere e partire per mesi e mesi dall’altra parte del mondo, viaggiare significa regalare del tempo a sè stessi, aprire gli occhi al mondo, ma poi ognuno ha la propria percezione di viaggio, anche se io, a dirla tutta, dovrei fare una precisazione.

LA DIFFERENZA TRA VIAGGIO E VACANZA

Le due cose possono combaciare, come no, dipende tutto da che visione si ha della vita e del proprio tempo libero. Io viaggio per viaggiare, amo muovermi, conoscere posti nuovi, non di certo per starmene in panciolle quindici giorni in un resort a 80 stelle in qualche isola sperduta dell’oceano indiano, ma ammetto che il 90% delle persone che conosco, in vacanza ci va principalmente per rilassarsi, che, tradotto in linguaggio colloquiale, suona più o meno così: “Ho le ferie per due settimane all’anno e per quelle due settimane non ho intenzione di alzarmi dalla sdraio nemmeno per andare in bagno”.

Capite bene la differenza tra viaggiatore e turista, il viaggiatore conosce ed esplora, vive i luogo che visita, il turista gira con più o meno consapevolezza di sè e di ciò che sta facendo, probabilmente si fermerà a mangiare in un ristorante in centro a Parigi, convinto che la pasta alla carbonara sia nata lì e si limiterà a farsi quelle due foto in quei tre o quattro posti strategici, giusto per tirare una riga sulla lista delle cose da visitare e che lo faranno sentire in pace con sè stesso prima di poter dedicare i restanti giorni di vacanza alla caccia di souvenir. Ok, magari son un po’ spietata, c’è turista e turista, però il concetto, anche se esagerato, è più o meno questo.

COME VENGONO SPESI I SOLDI

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Per viaggiare non serve essere miliardari, semplicemente basta saper ottimizzare le spese e fare una cernita, una scelta. Per quanto riguarda il volo, ovviamente deve essere prenotato con un buon anticipo o comunque far cadere sempre l’occhio sulle offerte da parte delle compagnie aeree.

I musei, va benissimo andarli a vedere, ci mancherebbe altro, ma non deve essere una corsa contro il tempo per esaurire le lista delle cose da fare e vedere fatta prima di partire, basandosi su una guida turistica, senza nemmeno porsi il problema di com’è il mondo fuori e di come la gente del posto conduce la propria vita. Il viaggiatore non si sofferma alla facciata, ma si lascia coinvolgere ed avvolgere dalla città e dalle persone che incontra, parla con la gente, conosce gli usi e costumi, cerca di vivere come un locale.

“Eh ma tu quando viaggi dormi in ostello e io di certo non sono il tipo”, benissimo, nulla da dire, ma l’ostello mica è l’unica soluzione possibile in ottica di risparmio, si può scegliere di affittare un appartamento, si può scegliere di prendere una camera tramite Airbnb, si può anche scegliere di viaggiare facendo couchsurfing (se siete curiosi ecco la mia prima esperienza) ,oppure si può anche accontentarsi di un tre stelle e se ne trovano a buon mercato e senza topi nel letto.

Per quanto riguarda il “dove mangiare” di certo, se si pensa di viaggiare spesso  e mantenere un budget di un certo tipo, non si può andarsene al ristorante stellato tutte le sere, ciò non significa mangiare a bordo strada come i barboni qualche scatoletta del supermercato, semplicemente andare dove va chi in quella città ci vive, chi meglio di un locale può sapere dove si mangia bene, magari anche con porzioni abbondanti e prezzo economico?

IN CONCLUSIONE HO RAGIONE IO

Non vorrei sembrare presuntuosa, ma la storia del “non ho i soldi per viaggiare”, non regge neanche un po’. Non si sta parlando di prendere un aereo ogni due settimane, ma di farsi un regalo ogni tanto, anche se per qualche giorno, magari rinunciando a una borsa da 300 euro o a quelle scarpe che, tanto, in fondo nemmeno ci servono. Credo che, fondamentalmente, soprattutto in questo momento storico abbastanza materialista, si preferisca investire del denaro in qualcosa di tangibile, piuttosto che in qualcosa che ha lo scopo di arricchire la persona. Il viaggio è visto come una vacanza, un lusso che ci si può permettere sono in quei pochi giorni di ferie, un momento di relax e di dolce far nulla e non come un’esperienza di vita che può cambiare il tuo modo di vedere il mondo.

Se si pensa al budget di Marika si parla di 120 euro a viaggio, se penso al mio più o meno rimango sulla stessa cifra volo compreso, fatevi un paio di conti, due sere con gli amici fuori a mangiare e bere, quanto vi costano più o meno? E vogliamo parlare del valore aggiunto? Mmm… vi lascio rispondere, anche con calma.

 


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