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Non posso chiamarmi Andrea

Creato il 31 dicembre 2011 da Silvanascricci @silvanascricci

Non posso chiamarmi AndreaA volte mi chiedo se i comuni non hanno nulla da fare e devono, per forza, intasare i tribunali che si devono esprimere dando pure, a mio parere, responsi assurdi.

La domanda mi è sorta spontanea, come avrebbe detto il vecchio Lubrano, dopo avere letto la notizia che la I sezione della corte civile di Mantova si è pronunciata dichiarando illeggittimo il nome di Andrea per una bambina.

La motivazione è una perla di coerenza, poichè il nome deriva dal greco aner che significa uomo, maschio, non può essere dato ad una bambina poichè: “La sessualità deve essere identificata in modo corretto, secondo le tradizioni”.

A nulla servirebbe obiettare che in molti paesi europei il nome viene dato, indifferentemente, a bambini di entrambi i sessi perchè la corte ha una giustificazione pure per questo e recita: “nei paesi dove Andrea è usato al femminile lo stesso non può, per converso, essere attribuito al maschile”, e non è neppure vero.

Il funzionario dell’anagrafe mantovana, che ha segnalato il caso, deve avere qualche problemino irrisolto e qualche sassolino rancoroso nei confronti di qualche Andrea, che gli sta sugli zebedei, oppure con qualche donna.

Andrea, femminile o maschile che lo si voglia considerare, non è nome irriverente, astruso, offensivo quindi mi chiedo come mai nessun funzionario ha trovato, mai, da ridire (e qualcosa da ridire ci sarebbe stato) sui nomi assurdi che VIP, presunti o autodichiaratisi tali, hanno dato ai loro figli; i vari Oceano, Nathan Falco, Africa, Chanel, e addirittura Facebook avranno tutto il diritto, in futuro, di ricorrere ai tribunali per farsi cambiare nome e fare causa a chi quel nome lo ha affibiato.

Un’ultima cosa: come la mettiamo con tutti gli uomini che si chiamano Gino?

 



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