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Non preoccupatevi del cappotto

Creato il 27 gennaio 2014 da Andreapomella

Homey

Sul parabrezza della macchina ho trovato un volantino su cui c’è scritto: “Impresa edile di progettazione, costruzione e ristrutturazione immobili. Prezzi da crisi”, che mi ha fatto pensare a quella volta in cui – ero molto giovane – passeggiando tra le bancarelle del mercato di via Sannio, uno mi ha chiesto: “Ehi, ti serve una maglia da discoteca?”

Venerdì sera ero a Torino e sono stato a un concerto di un duo indie-folk, il giorno dopo una delle persone che erano con me mi ha mandato una minirecensione del concerto che nel frattempo era apparsa su un social network, nella minirecensione c’era scritto: “La musica è acustica e rallentata. L’atmosfera è talmente homey che una ragazza sferruzza con spesso gomitolo nero”, io però non ho visto la ragazza col gomitolo nero, in compenso per tutta la serata mi sono preoccupato di avere addosso un cappotto che stonava crudamente con l’atmosfera homey.

Kurt Vonnegut, nei suoi consigli ai giovani, una volta ha scritto: “Non preoccupatevi del futuro. Oppure, preoccupatevene, ma sapendo che tanto è un gesto inutile”. Ho sostituito la parola futuro con la parola cappotto e da oggi per me è iniziata una nuova vita.


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