In effetti, a meno di essere un Maestro Zen (hai presente quelli che si vedono sempre nei film in grado di bloccare un colpo di spada tra le proprie mani?), la cosa più probabile che può succedere a chi cerchi di acchiappare al volo un coltello che sta cadendo è quello di … tagliarsi le mani!!!
Il coltello che cade è ovviamente una metafora di un’azione o di un mercato che sta scendendo rapidamente di prezzo ed il tema è parecchio di attualità vista la situazione generale dei mercati come analizzata nello scorso articolo pubblicato sul blog.
Allo stato attuale delle cose, anche se la situazione della Grecia pur essendo ben lungi dall’essere risolta sembra però aver fatto un importante passo in avanti negli ultimi giorni, i mercati continuano infatti a guardare verso il basso e la domanda finale dello scorso articolo aspetta una risposta: “Che fare, come comportarsi per trarne profitto?“
Il richiamo iniziale a “non cercare di afferrare un coltello che cade” vuole essere un segnale di attenzione per tutti coloro che, non provvisti di un’adeguata formazione relativa al trading e agli investimenti azionari, potrebbero pensare di acquistare delle azioni per il semplice fatto che “sono scese molto“.
Questo modo di ragionare è solo apparentemente di buon senso ma in realtà non vi è nessuna ragione nè logica nè tecnica per la quale un titolo che fino ad un pò di tempo fa fosse, supponiamo a titolo di esempio, a 50$ e ora quotasse 25$ (sotto del 50% rispetto al suo valore precedente) debba tornare al prezzo originale in un arco di tempo ragionevole.
Esistono moltissime azioni che non sono mai più tornate ai propri valori massimi così come ne esistono invece altre che, a furia di scendere, sono arrivate a zero e sono state di conseguenza delistate. In altri casi invece le perdite sono state recuperate ma in archi di tempo molto lunghi, tempo durante il quale il denaro “bloccato” su quei titoli ha perso l’opportunità di essere investito con molto più profitto in altri modi.
Ovviamente esistono anche esempi contrari ma quello che intendo qui affermare è che il fatto che “un’azione sia scesa molto” non è un motivo nè sufficiente nè ragionevole per precipitarsi ad acquistarla, pena il rischio di grosse delusioni e conseguenti perdite pesanti sul proprio portafoglio.
Quando i mercati guardano a ribasso, le cose più ragionevoli da fare sono solo 3:
- operare in short selling, ossia con una strategia ribassista che si avvantaggia dalle perdite di valore delle azioni e non dal loro incremento oppure
- aspettare che “il coltello tocchi per terra prima di raccoglierlo” ossia che la fase ribassista termini e il mercato trovi prima supporto (fase 1 per chi ha frequentato o frequenterà in futuro i miei corsi) quindi inizi a ripartire verso l’alto (inizio fase 2) o infine
- se proprio si vuole operare “long” (ossia acquistare i titoli per poi rivenderli in seguito) occorre cercare quelle poche azioni che, disinteressandosi dell’andamento generale dei mercati, continuano a ricevere la fiducia da parte degli investitori e proseguono la propria corsa a rialzo come se nulla di particolare stia succedendo.
Ultimo aspetto importante da segnalare: quando i mercati stanno mutando scenario come in questo
Ricorda sempre: un’operazione di borsa può anche durare solo pochi minuti, giorni o settimane ma la tua carriera come trader e i guadagni che potrai raccogliere vanno visti su un orizzonte temporale di decenni!
In sostanza, aspettare qualche settimana o mese che gli scenari si stabilizzino e si chiariscano non è certo un problema.
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Alla prossima, buon trading!
Roberto Pesce