19 Febbraio 2013.
La “frode alimentare“, così è stata definita, ha colpito tutta l’Europa e, dopo il ritiro della merce in Inghilterra sono stati fatti dei controlli anche in Italia. I NAS (sezione dei carabinieri che si occupa di questo genere di indagini) hanno effettuato sopralluoghi nello stabilimento di Milano della Nestlé e in quello di Moretta (in provincia di Cuneo), è così che si è deciso il ritiro dal mercato di prodotti a marchio Buitoni come “Ravioli di brasato” e “Tortellini di carne”.
La bufera si è scatenata quando, al controllo delle componenti di questi prodotti, ci si è accorti che la percentuale di carne equina all’interno era superiore all’1%, il limite minimo cui è concesso di esistere senza dover essere riportato in etichetta.
Prodotti che si dichiaravano a base di carne di manzo e vitello erano, invece, prodotti con carne di cavallo.
Le associazioni dei consumatori, come il Codacons, e Legambiente si sono subito levati contro quella che hanno, proprio loro stessi, ribattezzato frode alimentare. Nonostante lo scandalo che ha colpito un colosso internazionale come la Nestlé, arrivano le prime rassicurazioni: non c’è nessun pericolo di insicurezza alimentare, c’è solo bisogno di più controlli sulla produzione alimentare per tutelare i consumatori.
Veronica Sgobio