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Adesso è confermato ufficialmente: affermare che il peggio è passato e che l'italiana è solida porta male. Già troppe volte in passato la coraggiosa dichiarazione era stata smentita dai fatti, quando a declamarla furono l'ex premier Silvio Berlusconi e l'ex ministro del tesoro Giulio Tremonti e sembra che il destino si stia ripetendo con l'attuale presidente del consiglio Mario Monti, che proprio ieri aveva espresso il medesimo concetto, anche per convincere i riottosi cinesi ad investire nel nostro ex bel paese.
Non è che ci volesse un mago per comprendere quanto le cose dell'economia nazionale non stiano andando per il verso previsto dal governo tecnico presieduto dal professor Monti. Bastava leggere le sconfortanti statistiche rilasciate dagli enti preposti, che ogni giorno fotografano un crescente affanno delle attività produttive e la sempre più cronica mancanza di lavoro, specialmente per le più giovani generazioni.
Ma a dare l'ufficialità dell'aggravarsi della situazione, che si era alleggerita per qualche mese grazie al salasso praticato ai contribuenti, è arrivato stamattina il monito del Financial Times, che è tornato a chiedere all'Italia nuovi "sacrifici", a causa dei tassi d'interesse troppo alti che il nostro paese deve pagare sul suo debito pubblico.
Perché, purtroppo, nonostante il sangue versato dai cittadini, i tassi d'interesse sono rimasti altissimi (oltre il 5%) nonostante lo spread sia sceso di un centinaio di punti, e la spesa è considerata troppo alta per essere sostenuta ancora a lungo.
Nuovi tagli e nuove tasse in arrivo, dunque? Francamente non vedo cos'altro ci sia rimasto ancora da tassare, quando gli italiani devono ancora far fronte al pagamento dell'Imu, che in un lampo di realismo è stato opportunamente frazionato, anche per cercare di non far comprendere al contribuente quanto sia esosa la nuova imposta, e ulteriori balzelli potrebbero veramente provocare protese anche violenti.
Per tagliare si potrebbero ancora effettuare tagli in settori largamente parassitari e già nominati in passato talmente tante volte che è inutile ripeterli, ma in un paese nel quale politici di primo piano, presunti leader e capi morali, si rifiutano di abbandonare dei privilegi ingiusti e difficile pensare che finalmente si possano sciogliere enti inutili, ridurre i benefit alla classe politica, tagliare i finanziamenti ad associazioni inesistenti e a giornali che nessuno legge etc.
Il ministro allo sviluppo economico Corrado Passera ha giustamente commentato l'articolo del quotidiano economico inglese che con le misure di austerità è impossibile programmare la crescita dell'economia, una cosa che diciamo tutti da mesi, ma quando la Voce del Padrone si fa sentire, i servi possono far finta di non sentire?
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