Voglio dirlo subito: per me Luigi Preiti è un pazzo delinquente.
E se non è pazzo, rimane comunque un delinquente.
Sottoscrivo interamente le parole della presidente della Camera Laura Boldrini: ora lo Stato deve mostrare che c’è, soprattutto nei confronti della famiglia e della figlia del carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito gravemente mentre stava lavorando.
E voglio anche dire che secondo me la crisi economica c’entra poco con una grandissima testa di cazzo che progetta di andare ad ammazzare una persona, politico, militare o chiunque sia. Dove sta scritto che la crisi economica e personale giustifica episodi di questo genere? E dove sta scritto che uno in crisi si mette a giocare ai videopoker?
Che poi a me mi hanno sempre insegnato che le divise si rispettano, siano carabinieri, poliziotti, vigili urbani, ecc. E’ per questo che quando qualcuno di loro fa una cazzata, in prima battuta mi sembra una cosa quasi impossibile.
Ma voglio dire anche un’altra cosa.
A me mi hanno insegnato che la gente che ricopre determinati incarichi deve misurare le parole, politici compresi.
Mi hanno insegnato che quando si fa politica l’altro è un avversario, non un nemico.
Mi hanno insegnato che il perdente non grida al golpe o alla truffa, ma va a stringere la mano al vincitore e gli dice: “Complimenti, hai vinto. Buon lavoro. Ma stai attento che io ti controllerò e alle prossime elezioni cercherò di prendermi la rivincita“.
E mi hanno anche insegnato che uno che fa le cazzate giovanili (e in tanti ne hanno fatte), prima di dare lezioni agli altri deve per lo meno chiedere scusa.
Questo mi hanno insegnato e questo cercherò di insegnare a chi vorrà starmi ad ascoltare.
E spero che il carabiniere torni a camminare.