Non siamo (le vostre) marionette

Domenica, a Magenta, si è tenuta la festa delle associazioni: quello che più mi ha colpito è stato l'ormai famoso stand della "Decima Max(entia)" (di fianco all'URL c'è un teschio...). Ora, al di là, di tutte le polemiche che si sono scatenate sui giornali e su Facebook mi chiedo davvero se chi sta al governo, e in questo caso in comune, pensi davvero di avere a che fare con delle "marionette". Quello stand, quelle divise, quel nome hanno suscitato delle domande a molti magentini: per esempio a mia mamma (67 anni compiuti), a un signore con un bambino che si chiedeva come si potesse giocare ancora a fare la guerra, a un nostro amico che ha (giustamente) definito quel tipo di presenza una stonatura. 
A chiunque avesse un po' di spirito critico, la scelta di far presenziare a quel modo questa associazione di softair con un nome inquietante, è sembrato del tutto fuori luogo. Non bisogna per forza essere polemici: basta porsi delle domande.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.Ma in una società civile e democratica, (per i cittadini) chiedere è d'obbligo e (per i politici) rispondere educatamente è un dovere.