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“Non siamo tutti uguali”: stoccata di Antonio Agazzi a Matteo Piloni

Creato il 31 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Checche’ ne dica Matteo Piloni, non siamo tutti uguali e non tutti facciamo le cose nello stesso modo. Io, per esempio, ho fatto il Presidente del Consiglio Comunale di Crema per cinque anni assentandomi dal lavoro solo nella giornata di convocazione dell’adunanza consiliare (opportunita’ di Legge che era riservata a ogni Consigliere Comunale). Lavorando a Milano, avessi chiesto un part-time verticale al mio datore di lavoro – una Biblioteca universitaria, non un Partito Politico – avrei avuto una qualita’ della vita migliore ma avrei costretto il Comune di Crema a corrispondermi per intero l’indennita’ di carica. Ho preferito far risparmiare per cinque anni alla mia città’ il 50 per 100 del mio onorario e continuare, quotidianamente, a fare il pendolare. Convocavo le Conferenze dei Capi Gruppo al di fuori del mio orario di lavoro – alle 18.30 -, non chiedendo rimborso alcuno. Partecipavo alle Commissioni Consiliari solo nel momento del Loro insediamento, essendo in tal caso obbligatoria la mia presenza, in qualita’ di convocante, ma Le riunivo Esse pure alle 18.30, fuori orario di lavoro, non chiedendo rimborsi. Quando era richiesta la mia presenza, in rappresentanza del Consiglio Comunale, in fasce orarie non serali o in giornate diverse dal fine settimana (mattina o primo pomeriggio), saccheggiavo le mie ferie o il mio Monte Ore lavorativo. Poi il Legislatore, verso la fine del mio mandato, ha modificato il Testo Unico degli Enti Locali: non veniva piu’ accordata l’intera giornata dell’adunanza consiliare ma solo il tempo di svolgimento della stessa e quello strettamente necessario per raggiungerne la sede. Mi trovai in difficolta’ e solo allora ho dovuto attingere a un budget di ore che il T.U.E.L. riserva ai Presidenti dei Consigli Comunali, per non partire da Crema di primo mattino – come di consueto -, lavorare poche ore e rientrare su Crema: io, infatti, non lavoravo dietro l’angolo, ma a Milano. Ho fatto i salti mortali per gravare il meno possibile sui cittadini contribuenti. Altri querelino pure, ma prima rispondano nel merito alle precise contestazioni del Movimento 5 Stelle e insegnino al proprio Partito, il PD, – di cui sono Coordinatori dimissionari non ancora sostituiti – a non richiedere rimborsi in taluni casi davvero discutibili. Purtroppo Matteo Piloni – prima di essere assunto come Funzionario dal PD – ha tentato di esercitare la funzione di Presidente del Consiglio Comunale a tempo pieno. La cosa non e’ passata inosservata, a livello politico e mediatico: sarebbe stata la prima volta per Crema, non avendolo fatto Bruno Bruttomesso, Enrico Fasoli e … Antonio Agazzi, forse perché consci che la tipologia dell’incarico non lo esigeva. Questo eccentrico intendimento, per fortuna, non ando’ in porto. La mia opinione e’ che tale qui pro quo sia un’altra delle conseguenze di come il Sindaco ha composto…o non ha composto la Giunta Municipale: non coinvolgendo Segretari di Partito (Piloni, Piazzoni…) nel ruolo di Assessori, qualcuno deve aver pensato di passare tutto il giorno in Comune, forse a guardare a vista il Sindaco, a farne il contraltare. Liberissimo, non e’ tuttavia una prerogativa di per se’ propria del Presidente del Consiglio Comunale e, soprattutto, non e’ da finanziare con denaro pubblico.

Antonio Agazzi – Capo Gruppo Consiliare di Servire il Cittadino

45.284881 9.845906

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