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Non solo stroncature. Michael Collins: "morte di uno scrittore"

Creato il 01 dicembre 2011 da Zioscriba

Non solo stroncature. Consigli per le feste, per provare a difendervi dall’editoria ecospurgo-natalizia che mirerà a CONCIARVI, per le feste…. (1)
Michael Collins
Morte di uno scrittore
Neri Pozza
Pagg 464 € 19
Voto: 8
Lo ammetto: nei confronti della letteratura cosiddetta “di genere” ho sempre avuto atteggiamenti un po’ snob, che mi han portato ad arricciare il naso persino davanti allo sdoganamento (meritato) e alla successiva glorificazione (esagerata) di Simenon.
Ma è innegabile che quando a sfornare, in via eccezionale, una storia con delitto-indagine è uno scrittore coi controfiocchi, non solo le cose cambiano, ma addirittura si giunge a qualcosa di indicibilmente gustoso, si giunge al prodotto ideale da abbinare all’ideale situazione di umano relax poltrona-gatto che fa le fusa-fuoco nel camino-mentre fuori nevica.
“Ma la situazione ideale è fare l’amore!”, verrà subito a dirmi il solito guastafeste, impaziente di rovinarmi il bel quadretto. Allora facciamo così: domani hai appuntamento con una splendida ragazza appena conosciuta, e ieri, per non farti mancare niente, ti sei spaciugato un bel transettino brasiliano ventenne (se sei un vecchio modello monosessuale, scegline pure solo uno dei due). Ma stasera poltrona, libro, gatto e camino, e non rompere i maroni! O ti spedisco fuori a spalarla, la neve.
Non giro l’esempio al femminile perché so che voi ragazze ne siete già tutte consapevoli, del fatto che il sesso è (quasi sempre) sopravvalutato, e la lettura poltronesca sottovalutata…
Come al solito non svelo la trama, che per chi volesse è a portata di un paio di clic sui mille siti che si occupano di libri.
Dico solo che in questo romanzo atipico (rispetta poco gli schemi e gli stereotipi, anche se qualcuno inevitabilmente c’è) e mai noioso (malgrado la lunghezza), il delitto, anzi, i delitti, hanno risvolti inconsueti, il contesto psicologico e culturale è al tempo stesso atroce e stimolante, i personaggi sono tutti interessanti e tutt’altro che monodimensionali, le descrizioni originali e accurate, con qualche bello sprazzo poetico-visionario.
La scrittura è di medioalto livello, sapiente ma semplice, fluida (e non so perché ci abbia messo quel “ma”: se la scrittura è di medioalto livello e sapiente, è ovvio che sia anche semplice e fluida, ormai l’abbiamo capito che i barbosi sono persone che non sanno scrivere…).
Questo è decisamente il mio consiglio come regalo natalizio, quindi non fatemi incazzare e provatevi a seguirlo. E se non volete seguire il mio (e se non avete la fortuna di avere un amico libraio davvero appassionato), vi scongiuro almeno di seguirne altri di cui vi fidate, o comunque di andare a fare i vostri acquisti con le idee chiare e un bel foglietto con autori e titoli già scritti, altrimenti, in quella babele dell’ecospurghi in cui si trasformano le grandi librerie trash-commerciali in occasione delle feste, finiranno col rifilarvi le peggio cose…
Io vi ho avvertiti. Poi non venitevi a lamentare se il bestseller che vi ha appioppato la commessa faceva talmente vomitare che l’amico a cui l’avete regalato vi ha tolto il saluto, dopo aver barattato il vostro regalo da classifica italiota con una scatoletta di cibo per cani.
Parola di Scriba.


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