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Non sono connessa!

Da Ant0n3l


Ehm, no… non in quel senso. Ok, magari anche ma non è quello che intendo adesso.
Questa mattina mi sono svegliata a un orario vergognoso (da lunedì inizierò a mettere la sveglia se no chi lo porta a scuola il mio bambino?) ma sono riuscita comunque a sbrigare le commissioni della vita “reale” alla velocità della luce. Quindi niente panico, tempo perso dormendo “recuperato”.
Nel primo pomeriggio ho acceso il pc e un messaggio diceva che non c’era connessione Internet, che probabilmente era staccato il cavo della linea telefonica, parlava di modem e bla bla bla. Il maritino nonché mio tecnico personale del computer, era assente causa impegno di lavoro ed ero sola in casa con Filippo.
Che fare? Dunque… capire dove sia ‘sto cavo telefonico sarebbe già buono ma quando ti rendi conto che di cavi ce ne sono decisamente un po’ troppi per i tuoi gusti (e per le tue capacità tecnologiche), quando percepisci che il modem dovrebbe essere quello ma non ne hai la certezza che ci sono altri apparecchietti simili, le cose si complicano.
Che fare? Iniziare a staccare fili a caso e poi riattaccarli che magari torna a funzionare tutto, no? Meglio di no, soprattutto quando un settenne che ha capito le tue intenzioni ti guarda e ti dice chiaro in faccia: ”Tu, mamma, non toccare niente”.
Ora… Perché io, mamma, non dovrei toccare niente? “Perché magari fai andare anche via la luce, magari in tutto il palazzo o addirittura in tutta la Via!”.
Ah, giusto.
“Aspettiamo papà che è meglio”.
Già, forse.
Che fare? Le pulizie!
Quando il maritino è rientrato, appena aperta la porta di casa, mi ha trovata con fascia per i capelli in testa e scopone in mano che lo guardavo intensamente: 
«Ciao»«Non abbiamo Internet!»«Ma stai pulendo?»«Eh! Non abbiamo Internet!».

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