Magazine Società

Nonciclopedia (auto)sospesa, accusata di aver diffamato Vasco Rossi [UPD 2011/10/04]

Creato il 03 ottobre 2011 da Tnepd

Vasco, ti presento l’Effetto Streisand

Nonciclopedia (auto)sospesa, accusata di aver diffamato Vasco Rossi [UPD 2011/10/04]L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

“Nonciclopedia chiude i battenti a tempo indeterminato per colpa di quelle persone che si prendono troppo sul serio”. La Nonciclopedia, sito di satira inesorabile contro tutto e tutti (me compreso), oggi ha come pagina d’ingresso questo avviso che cita Vasco Rossi. Tutto il contenuto della Nonciclopedia è offline.

Secondo il link di approfondimento, che fornisce i dettagli della vicenda, “Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito. Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava.”

Dato che l’avviso è scritto nel tipico stile di Nonciclopedia, la notizia è da prendere con un pizzico di cautela, ma sembra abbastanza chiaro che non si tratta di una provocazione dei Nonciclopediani (aggiornamento: non lo è, come potete leggere negli aggiornamenti qui sotto).

Se confermata, la notizia della denuncia da parte di Vasco Rossi rischia di tramutarsi in un Epic Fail internettiano per il cantante, scatenando un potente Effetto Streisand: nell’era della Rete, più si tenta di seppellire una notizia sgradita, più la notizia rimbalza da un utente all’altro e viene copiata e ripubblicata mille volte, nel bene e nel male.

Infatti l’oscuramento di Nonciclopedia non serve a nulla se non ad amplificare la figuraccia censoria, perché la pagina incriminata di Nonciclopedia dedicata a Vasco Rossi è disponibile su Archive.org, dove tutti possono vederla, giudicarla, salvarla e conservarla.

Costruire la propria immagine sulla trasgressione e poi fare il fighetto permaloso che va dall’avvocato perché non sa stare alla presa per i fondelli è uno di quegli autogol che la Rete non perdona.

Complimenti. Ne stanno già parlando tutti: Il Post, Lega Nerd, L’Unità, L’Espresso. Io ho appena tweetato la notizia a circa 42.000 follower, ed è solo l’inizio. Ci sono molte forme di protesta civile disponibili agli internauti: scrivere al suo sito ufficiale, annullare l’iscrizione ai suoi canali Facebook e Twitter, non comprare più i suoi brani. E chiedergli chiarimenti pubblici sulla vicenda (aggiornamento: sono arrivati, come descritto qui sotto). Chi pensa di usare la Rete solo per farsi pubblicità senza accettarne le regole ha bisogno di una cordiale svegliata.

Se ne sapete di più, segnalate le info nei commenti.

Aggiornamenti

2011/10/03 12:40. Siamogeek segnala che “in questo momento su Twitter l’hashtag #VascoMerda è al primo posto della classifica mondiale”. Non è il tipo di azione che incoraggio, ma è una perfetta dimostrazione dell’efficacia dell’Effetto Streisand. Nessuna dichiarazione chiarificatrice, per ora, da parte di Vasco Rossi o suoi legali rappresentanti.

2011/10/03 22:50. Oggi ne hanno parlato Sky TG24,  Rai TG3, Fiorella Mannoia, Wired.it (anche con una rassegna di altri casi analoghi), Corriere, Repubblica, Max, Zeus News, Punto Informatico e moltissimi altri siti.

Riporto integralmente il post comparso oggi pomeriggio (14:44), a firma di Tania Sachs, sul profilo Facebook e sul sito ufficiale di Vasco Rossi, con il titolo “A proposito di Nonciclopedia”:

A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’
di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione
nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi
aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo
perso e senza alcun motivo.

A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in
questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione
esistono tutti e lo ha comunicato alle parti.

In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel
sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono
evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la
chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di
difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente
che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per
diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione
a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è
molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile.
Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per
quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è
libertà di offendere.

Tania Sachs

Alle 16:06 è stato pubblicato, sempre sul profilo Facebook di Vasco Rossi, un secondo comunicato (presente anche sul sito ufficiale):

Prendendo atto del contenuto diffamatorio delle ultime dichiarazioni rese
sul sito di Nonciclopedia, si deve precisare quanto segue.

L’Artista ha sempre richiesto alla Community non l’intera rimozione del
sito, bensì esclusivamente la rimozione della pagina a lui dedicata, e non
per via del contenuto satirico (del tutto assente) ma per la presenza di
contenuti offensivi, diffamatori e non veritieri.

Tuttora si grida allo scandalo per il fatto che l’Artista avrebbe provocato
la chiusura di Nonciclopedia ma Vasco non ne ha responsabilità essendosi
limitato a chiedere la cancellazione della sola pagina a lui dedicata.

La decisione di depositare querela per diffamazione nei confronti sia degli
autori dei commenti presenti nella pagina web
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Vasco_Rossi, sia degli amministratori
del sito de quo (artt. 595 e ss. c.p.), è derivata dal fatto che non ha
avuto seguito la richiesta bonaria di rimuovere la pagina dedicata
all’Artista sul portale.

In seguito a tale denuncia ed all’iscrizione della notizia di reato
nell¹apposito [sic] registro, l’Autorità inquirente, evidentemente ritenendo
fondate le accuse mosse dall’Artista, ha effettuato le indagini preliminari
volte ad individuare i soggetti che hanno concorso nel reato in questione.

Allo stato attuale, ed in attesa che l’Autorità Giudiziaria si pronunci nel
merito, non si comprende per quale ragione si voglia incolpare l’Artista per
fatti (ovvero la chiusura di Nonciclopedia) a lui non imputabili.

Allo stesso tempo, è bene sottolineare come l¹atteggiamento offensivo e
diffamatorio dello staff di Nonciclopedia prosegua tuttora, poiché da un
lato Vasco è ingiustamente accusato di aver oscurato il sito (cosa mai
chiesta), dall’altro lato il messaggio attualmente pubblicato dagli
amministratori sull’homepage, ed il cui contenuto è ben lontano dalla realtà
dei fatti come sopra messo in luce, ha scatenato una serie di insulti del
tutto ingiustificati.

Nessuno, e tantomeno Vasco, ha mai messo in dubbio il diritto di satira e la
libertà di pensiero e di espressione delle proprie opinioni, ma in presenza
di aggressioni gratuite e distruttive dell’immagine e della reputazione,
chiunque si attiverebbe per impedirne la continuazione.

Voi come reagireste a chi vi offende?
Offendere è forse diritto di libertà?
La libertà è un diritto ma ha un limite nella libertà e nel rispetto degli
altri!

Giornalettismo.com ha pubblicato un’analisi molto lucida e una replica da parte dei Nonciclopedisti:

Allo stato attuale non c’è stato alcun processo. Nessun magistrato ha contattato gli amministratori (che di conseguenza non hanno motivo di sentirsi in “torto”). Il sito chiude per protesta, non per costrizione. La protesta si è resa necessaria nel momento in cui venendo incontro alle richieste (seppur opinabili, visto che questo È un sito di satira) dell’avvocato di Vasco Rossi di rimuovere la pagina dedicata al “rocker”, la denuncia a carico di “ignoti” non è affatto caduta. Abbiamo offerto la nostra piena collaborazione già nel 2010. Per tutta (non)risposta alcuni amministratori sono stati convocati dalla polizia postale un anno dopo!!!

Nonciclopedia non ha motivo di preoccupazione da tutta questa vicenda. Siamo totalmente aperti al dialogo con Vasco, Tania Sachs (la sua portavoce) o l’avvocato che finora sembra aver deciso di non rivolgerci più la parola.

In ultimo, mi sento in dovere di ricordare a Vasco Rossi e ai grandi vip come lui che Nonciclopedia è una comunità eterogenea costituita per la maggior parte da adolescenti. Ragazzi che credono ancora nel mito dell’eroe buono, del vip in grado di comprenderli e guidarli sulla retta via senza bisogno di usare il bastone. Abbiamo GIÀ RIMOSSO LA PAGINA, non vediamo per quale motivo continuare con una azione legale totalmente superflua contro ragazzi di 15 anni.

Da questi post e dalla spiegazione di Nonciclopedia risulta che l’oscuramento non è stato chiesto da Vasco Rossi o dai suoi legali rappresentati, ma è stato deciso dai responsabili di Nonciclopedia, e non si è ancora giunti a un processo nonostante l’azione legale sia stata avviata a febbraio 2010.

Il contenuto di Nonciclopedia risulta al momento invisibile, ma in realtà l’HTML delle sue pagine contiene ancora il testo integrale delle voci (tranne quella dedicata a Vasco Rossi, che non c’è proprio), a quanto pare a causa di un “sabotaggio”, come lo definisce MFH nei commenti qui sotto, da parte dell’hosting provider Wikia.

Questo sembra essere un forum pubblico nel quale discutono i responsabili di Nonciclopedia.

Sarebbe molto interessante sapere quali sono di preciso, secondo la denuncia, i “contenuti offensivi, diffamatori e non veritieri”. Sottolineo il “non veritieri”, che mi pare un po’ bislacco. Anche affermare che Nonciclopedia “degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera” è oggettivamente “non veritiero”. Come è “non veritiero” accusare lo staff di Nonciclopedia di aver detto che Vasco ha oscurato il sito.

A questo punto la lezione della vicenda mi sembra una sola: Nonciclopedia ha saputo cogliere l’occasione per farsi conoscere scegliendo la strada della sospensione completa del sito, che ha reso più visibile e drammatica la questione. Nonciclopedia ne ha approfittato, certo: ma non dimentichiamo che chi le ha permesso questo exploit mediatico è stato Vasco Rossi, con la sua permalosa dabbenaggine, la sua incapacità di rispettare i meccanismi della Rete invece di sfruttarli per il marketing e l’incoerenza di atteggiarsi a trasgressivo di ferro per poi correre dall’avvocato perché qualcuno gli ha detto brutte parole. Queste sono ipocrisie che gli internauti non perdonano.

Grazie ai tanti lettori che hanno contribuito alla raccolta d’informazioni su questa storia.

2011/10/04. Sul profilo Facebook di Vasco Rossi è comparso un nuovo post sulla vicenda, intitolato “W la satira quando è satira”:

Cosa pensiamo della libertà di espressione e altro lo testimonia l’esistenza di questo profilo per tutto quello che contiene, con il libero contributo di chiunque.

Abbiamo chiesto ad anonimi gestori di un sito ( secondo noi con contenuto diffamatorio ) di rendere non anonimi i gestori e gli inserzionisti.

La richiesta è stata considerata non ricevibile, la risposta è che il sito non può essere considerato responsabile dei contenuti anonimi diffusi.

Questo resta per noi un problema da chiarire, anonimi possono diffondere considerazioni del tipo:

V. Rossi è un vecchio bavoso tossicomane che vende cocaina davanti alle scuole e deve la sua fama alla credulità di milioni di rimbambiti fatti e strafatti quanto e più di lui …. !

Se questo è lecito saremo ben contenti di pagare danni e quanto serve agli anonimi gestori e inserzionisti di Nonciclopedia, in caso contrario proseguiremo nella richiesta di conoscere l’identità dei gestori del sito e degli autori anonimi delle attività solo diffamatorie e per nulla comiche o ” satiriche “.

Il contenuto di Nonciclopedia nelle parti segnalate da noi ai gestori non ha nulla a che fare con la satira.

Esistono per fortuna una discreta quantità di parodie e altro su Vasco create e diffuse, state pur certi anche per il nostro divertimento, senza nessun contrasto in quanto arte sottoscritta da autori e interpreti con nome e cognome come la ” vittima ” della stessa.

.. meditate o meglio: fate quel che vi pare !!!

Va notato che il “Cosa pensiamo della libertà di espressione e altro lo testimonia l’esistenza di questo profilo per tutto quello che contiene, con il libero contributo di chiunque” omette di segnalare che i post dei lettori, ieri, erano stati bloccati. Forse è proprio questo che pensano della libertà di espressione?

Viene esplicitata almeno una delle frasi di Nonciclopedia ritenute offensive (aggiornamento: la frase è solo un esempio fatto dalla Sachs e non è presente nella voce di Nonciclopedia): “V. Rossi è un vecchio bavoso tossicomane che vende cocaina davanti alle scuole e deve la sua fama alla credulità di milioni di rimbambiti fatti e strafatti quanto e più di lui”.

L’offerta di “pagare danni e quanto serve agli anonimi gestori e inserzionisti di Nonciclopedia” è vuota, dato che non ci sono danni quantificabili dalla cessazione di un sito senza scopo di lucro, ed è interessante l’insistenza sul voler “conoscere l’identità dei gestori del sito e degli autori anonimi delle attività solo diffamatorie e per nulla comiche o ” satiriche “”. A che pro, ammesso che sia tecnicamente fattibile?

Ma credo che la frase più significativa sia quella finale: “… meditate o meglio: fate quel che vi pare !!!”, che fa molto trasgressivo “che se ne frega di tutto sììììì”, come direbbe Vasco Rossi, ma resta il fatto che l’azione legale va avanti. Fate quel che vi pare, però ci vediamo in tribunale. Bizzarro.

2011/10/04 21:00. La Nonciclopedia è tornata online e ha pubblicato questo annuncio:

“Cari lettori,
Ringraziandovi per il caloroso sostegno, vogliamo innanzitutto chiarire che ci dissociamo dalla violenza con cui il web ha reagito alla nostra decisione di oscurare il sito. Il nostro intento non è mai stato quello di incitare l’utenza contro Vasco, quanto quello di informarla dei fatti avvenuti.
Ci scusiamo se i contenuti della pagina di Vasco Rossi siano sembrati diffamatori, ma non c’è mai stata l’intenzione di offendere il cantante. Aggiungiamo che non abbiamo responsabilità su alcuni stralci della pagina di Vasco Rossi che circolano in rete (e che sono stati diffusi da alcuni TG) poiché non corretti, in quanto non sono mai stati presenti sul nostro sito.
Da entrambe le parti c’è una volontà di garantire umorismo di qualità, pertanto non escludiamo la possibilità futura che un giorno su Nonciclopedia tornerà ad esistere un articolo su Vasco Rossi che faccia ridere tutti quanti.
Tania Sachs, la portavoce ufficiale del rocker, ha assicurato che ritirerà la querela contro Nonciclopedia.”

2011/10/05 9:40. Mi è stato segnalato che la frase “V. Rossi è un vecchio bavoso tossicomane che vende cocaina davanti alle scuole e deve la sua fama alla credulità di milioni di rimbambiti fatti e strafatti quanto e più di lui” è solo esemplificativa e non proviene dalla voce di Nonciclopedia.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :