premessa: scrivendo questo post ho cercato di essere il più obiettiva e tranquilla possibile, anche se l’ho scritto di getto. può darsi pure che non abbia nè capo nè coda, ma da qualche parte dovevo accatastare i miei pensieri.
i nonni…ne ho avuti 4, e la loro presenza mi ha accompagnato durante tutta la mia infanzia fino alle soglie della fatidica maturità. loro erano le domeniche istituzionalmente passate in famiglia, erano le feste comandate e le telefonate di auguri per l’onomastico. erano la torta da decorare con lo zucchero a velo e il caffè da annusare compiaciuti, i compiti da saltare e le poesie da mandare a memoria, i bei voti da proclamare.
e le favole, quelle sì ma col contagocce. anche le carezze e gli abbracci. perchè i nipoti erano tanti, io di certo non ero la preferita. un giorno mentre in auto procedevamo con una lentezza da scoraggiare persino una lumaca, verso casa loro, e mamma si lamentava del mostruoso ritardo io candidamente dissi : “vabbè anche se siamo in ritardo che male c’è? tanto non sentiranno la mancanza, perchè non sono la loro nipotina preferita!” e mamma disse di rimando : “l’importante è che ti vogliamo noi bene!”.
della serie … degli altri non ti curar, ma…
vabbè ho vissuto bene lo stesso, e nel medesimo tempo ho voluto un bene dell’anima ai miei nonni, anche se insomma dovevo dividere il loro affetto con tutti gli altri miei cugini.
con mio figlio è diverso. lui ha un rapporto esclusivo con i nonni, cioè con i miei genitori. un amore totale, quotidiano, completo, complice. in altre parole una squadra collaudatissima. io non posso che esserne felice. chi mamma può dirsi fortunata come me, che ha un così valido aiuto, una guida esperta sempre a portata di mano? mia madre è un pozzo di sapere. arriva dove io non ho ancora il tempo di pensare concretamente al da farsi, sbroglia situazioni, decide con fermezza, risolve problematiche di vario genere, dalla febbricola al calzino spaiato. è una forza della natura, io scompaio al suo cospetto. perchè sono una frana, lo ammetto. e sono sempre piena di dubbi.
però c’è questo lato, questo mio desiderio nascosto – nascosto fino a che punto poi!- riguardante l’accudimento pratico di chicco. magari sarò pure una frana sotto ogni aspetto, però che smacco provo ogniqualvolta lui rifiuta da me il cibo, certe volte persino il bicchiere d’acqua! che sì, lo so, è una classica presa di posizione. è un atteggiamento di sfida e forse anche di strafottenza, chiamiamola così…ma qui lo scrivo e qui lo nego, un po’ ci soffro, di questo mio passare in secondo piano.
certo sì, sono d’accordo, le sofferenze sono ben altre, sono le malattie, le disgrazie improvvise eccetera…ma anche questa al momento per me non è una passeggiata…
lo so non devo proprio lamentarmi. c’è chi al mio posto farebbe carte false, per essere aiutata come lo sono io, perchè sono fortunata nonostante tutto, immensamente fortunata. prendetelo come un post di sfogo, di una ex nipote che magari ha un pizzico di invidia unito a un quintale di gelosia nei confronti del suo piccolino…
(immagine presa da qua)