Circa 100 persone hanno partecipato all’Assemblea globale durante il Forum dei popoli a Nizza. Queste persone venivano da diversi paesi e regioni del mondo, da differenti movimenti sociali, sindacati e altre organizzazioni della società civile come dagli indignati e alcuni da partiti politici.
Il focus proposto della discussione era sulla condivisione delle riflessioni, delle idee e delle proposte con riferimento a come costruire maggiori legami e convergenze tra le nostre battaglie in particolare in vista di sviluppare approcci e legami che mettano in relazione le nostre lotte che sono essenzialmente rivolte a cambiare il sistema economico e politico che non soddisfa le persone e il pianeta.
Questi appunti fanno parte di una collezione imperfetta e incomplete di riflessioni e proposte principali fatte su questo argomento. È solo un modesto tentativo di catturare alcuni punti chiave che sono sollevati da diverse persone e che possono aiutarci ad andare avanti e a costruire passo dopo passo convergenze.
Tutte le persone intervenute in questa assemblea hanno dichiarato il desiderio e la necessità di adoperarsi affinché le nostre lotte e movimenti si articolino verso il cambiamento del sistema.
Per muoverci in questa direzione, abbiamo bisogno di comprendere e lavorare sulle seguenti questioni chiave:
- ruolo della finanza e cambiamento del sistema della finanza nelle nostre agende, vista la finanziarizzazione delle economie e delle società di cui stiamo facendo esperienza oggi.
- ruolo della Nato e dell’esercito in questo attuale momento
- sviluppo di visioni e di alternative concrete per una vita senza petrolio
-costruire costantemente legami tra le questioni ecologiche e sociali e sviluppare risposte che le comprendano e le interconnettano.
È stato chiaro che la costruzione di queste convergenze è un processo collettivo nel quale dobbiamo impegnarci e anche nessuno di noi ha la risposta o la soluzione, ma abbracciando diversi principi che ci aiuteranno in questa ricerca e costruzione. Questi sono:
- riflettere e valutare con onestà i nostri metodi che usiamo ed essere aperti e pronti a sviluppare questi e anche di nuovi.
- Impegnarci nel costante processo di capire le lotte e le preoccupazioni degli altri movimenti e gruppi e non solo per spiegare le nostre, ma adoperarci per capire, per costruire fiducia e guidati dalla consapevolezza che stiamo andando nella stessa direzione e verso lo stesso obiettivo, anche se i nostri punti di partenza possono essere diversi.
Lavorare verso la costruzione di analisi congiunte e basate e sulla base di questa sulle nostre soluzioni e alternative, attraverso anche la costruzione di legami tra le battaglie e tra le sfide sociali, ecologiche e democratiche che affrontiamo.
Costruire congiuntamente strategie, azioni e mobilitazioni, usando sia le esperienze di lotte nuove ed emergenti – come ad esempio la primavera araba e il movimento indignati – sia le esperienze delle lotte più storiche. Indipendentemente da “vecchio” o “nuovo” movimento, abbiamo bisogno di imparare gli uni dagli altri e costruire insieme una convergenza. È stato sottolineato che le azioni e le mobilitazioni hanno l’obiettivo dare la parola alle persone e di essere nelle piazze.
Non definiamo gli spazi in cui ciascuno di noi lavora come i nostri territori in cui invitiamo gli altri movimenti a venire per dialogare, ma costruiamo spazi di dialogo senza creare barriere.
Lavoriamo verso le convergenze delle nostre lotte basate su questi principi a tutti i livelli – locale, nazionale, regionale e globale.
Come prossimo passo è stato deciso di condividere questi risultati con gli altri e di continuare questo tipo di riflessioni nei diversi spazi che ci saranno.
A livello globale, due proposte concrete dove possono essere ulteriormente elaborate questa riflessione e le convergenze:
la proposta elaborata dal movimento brasiliano che invita i movimenti a impegnarsi prendendo come momento chiave la prossima Conferenza di Rio+20.
I gruppi brasiliani si sono incontrati di recente con altri a Porto Alegre, per un seminario internazionale, per discutere di questa idea. È in costruzione un invito a Rio per questo processo. Un momento fondamentale per costruire insieme questo lavoro sarà il Forum sociale mondiale tematico a Porto Alegre 24 al 28 gennaio 2012. Le persone interessate possono contattare
[email protected] or[email protected]
Nella nostra timeline d’azione, altro momento chiave sarà la 17esima Conferenza sul cambiamento climatico (COP 17) che si terrà a Durban, come definita a Dakar. G20 +COP17 + Rio+20 (una fermata al World Social Forum per organizzarci). Le persone sono libere di introdurre altri punti in agenda, come il Water Summit (Francia), UNCTAD, COP11 Biodiversity (India) ecc.
È importante intendere tutte le iniziative come parte di un processo cumulativo per valorizzare il nostro movimento verso il cambiamento del sistema.
La proposta del gruppo messicano in vista del G20, da realizzare in Messico, poco prima della Conferenza di Rio+20. Hanno presentato, tra le altre, l’idea di continuare a lavorare con un gruppo internazionale per la preparazione della mobilitazione lì, per sviluppare proposte decentrate di azione, seminari sulle alternative con parlamentari e anche di esercitarsi su una comune piattaforma di richieste.
Oltre a queste proposte e momenti chiave (COP a Durban, G20 in Messico e Rio+20) altri momenti chiave delle lotte citate durante la discussione durante i quali è possibile costruire discussione e convergenza sono:
18 dicembre – Giornata mondiale dei migranti
Proposta del gruppo WSF italiano di fare un seminario/incontro a Milano a febbraio 2012
Marzo 2012 – World Water Forum e il Summit FAME a Marsiglia
Il prossimo WSF del 2013, che avrà luogo nella regione del Maghreb (Tunisia o Egitto).