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Note di prosa - 55

Creato il 20 dicembre 2010 da Sulromanzo

Da “L’amante” di Marguerite Duras

 

Potrei illudermi, credere di esser bella, di appartenere alla categoria delle donne belle e ammirate, perché davvero tutti mi guardano. Ma io so che non si tratta di bellezza, ma di qualcos’altro, di qualcosa di diverso, che appartiene forse allo spirito. Sono come voglio apparire, anche bella se gli altri lo vogliono, o carina, carina diciamo per i famigliari, per loro e basta, insomma posso diventare come gli altri vogliono che sia. E crederci. Anche credere che sono affascinante. Dal momento che lo credo, so anche farlo diventare vero agli occhi di chi mi vede e desidera che io sia di suo gusto. Così, in tutta onestà, posso essere affascinante anche se mi ossessiona sapere che mio fratello è condannato a morte. Per quanto riguarda la morte, ho una sola complice, mia madre. Ancora oggi dico la parola “affascinante” come la sentivo pronunciare davanti a me, davanti ai bambini.

 

 

L'amant  di Gabriel Yared

 

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