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Da Saraconlacca

Colpita l’estrema destra a Napoli con una raffica di arresti. Ai domiciliari anche Emanuela Florino, candidata nella prossima tornata elettorale con Casapound. Le frasi raccolte nelle intercettazioni. I pm: “Incitavano all’odio razziale e allo squadrismo”

I carabinieri del Ros hanno eseguito dieci provvedimenti cautelari, emessi nei confronti di esponenti dell’estrema destra partenopea, ritenuti responsabili tra l’altro di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. Si indaga sul movimento di estrema destra Casapound, ma anche su altre formazioni.

Le indagini, legate agli scontri tra gruppi di destra e di sinistra a Napoli nel 2011, hanno consentito di documentare numerose aggressioni nei confronti di avversari politici e la sistematica attività di indottrinamento dei giovani militanti all’odio razziale e all’antisemitismo. 

L’operazione è scattata nelle province di Napoli, Salerno e Latina e riguarda un’associazione sovversiva riconducibile a esponenti della destra extraparlamentare di Napoli. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale nei confronti dei maggiori esponenti dell’organizzazione. Sono accusati di aver organizzato e pianificato scontri di piazza nella primavera del 2011 a Napoli.

 Alcuni degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul movimento Casapound progettavano di violentare una studentessa universitaria ebrea: è quanto emergerebbe da intercettazioni telefoniche contenute nell’ ordinanza di custodia cautelare. Nelle conversazioni si parlava anche della possibilità di dare fuoco a un’oreficeria di proprietà di un ebreo. Nel corso dell’operazione, i carabinieri hanno sequestrato la sede in cui gli indagati si riunivano, l’ex sezione “Berta” del Msi in via Foria, a Napoli. 

Colpiscono per la particolare violenza e crudeltà le intercettazioni dei colloqui tra indagati sul mancato stupro. Picchiare o violentare una ragazza ebrea perchè era stimata persino dai palestinesi: è il proposito espresso da uno dei frequentatori della sezione “Berta”.

Dell’argomento si discusse in una conversazione intercettata il 15 dicembre 2011. “Da me in facoltà – esordisce Angelo D’Alterio – ci sta una che non la tocca nessuno, non la guardano nessuno perchè non so di quale tribù fa parte. Tribù ebraica”. Si inserisce Andrea Coppola, leader di “Blocco studentesco”: “Se tu vedi, questa passa e tu vedi tutti gli israeliani, pure i palestinesi, cioè i palestinesi… Gli arabi che la salutano con rispetto proprio… La cosa infatti mi sta facendo stizzire troppo. Infatti io a questa la devo vattere (picchiare, ndr). O la picchio o me la chiavo e gli faccio uscire il sangue dal c… Però davanti a tutta la facoltà”.



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