BERLINO – Sei gufo o allodola? Si dividono così le categorie di persone in base al loro “cronotipo”, cioè la propensione ad essere più attivi di giorno o di notte, a fare tardi la sera (e quindi la mattina) o ad andare a letto presto e a svegliarsi altrettanto presto.
La differenza, hanno scoperto studiosi tedeschi, è nel cervello: più precisamente nella materia bianca cerebrale, legata alla trasmissione dei segnali nervosi. Questa materia bianca è meno presente nelle persone con ritmi “notturni”, da gufi, in un’area collegata all’umore triste. Questa condizione rende le persone “gufo” più a rischio depressione.
I ricercatori dell’Università RWTH Aachen di Aquisgrana hanno scansionato il cervello di 16 persone con ritmi da “allodole”, 23 persone con ritmi da “gufo” e 20 persone che non sapevano se fossero gufi o allodole.
Dallo studio tedesco è risultato che i “gufi” sono più diffusi delle “allodole”: il 20% contro il 10%. Ma per i gufi ci sono più pericoli in agguato: non solo si è più esposti alla malinconia e alla depressione, ma anche a malattie cardiache e diabete. Meglio, quindi, cercare di adottare lo stile da allodola.